Termina in parità il derby della Florida tra Orlando e l’Inter Miami. I rosanero, ancora in piena lotta playoff nonostante un avvio di campionato disastroso, erano riusciti addirittura ad andare in avanti ad inizio ripresa, grazie al tap-in a porta vuota di David Ruiz, bravo ad arrivare prima di tutti su un pallone calciato da Martinez e parato da Gallese.
Il vantaggio degli Herons dura però poco più di dieci minuti, perché al sessantaseiesimo la difesa del Tata Martino si lascia sfuggire Duncan McGuire, che da due passi infila il gol del pareggio. Nonostante il grande inizio di secondo tempo da parte di entrambe le squadre, negli ultimi 20 minuti il ritmo e la qualità del match cala visibilmente, è nessuna delle due compagini riesce a creare pericoli seri alla porta avversaria. L’1-1 finale è probabilmente il risultato più giusto per ciò che si è visto in campo: il punto conquistato ad Orlando, tiene i rosanero ancora in corsa per una clamorosa qualificazione alla post season. Gli Herons, infatti, si trovano a soli 5 punti dal New York City, nono in classifica a quota 37. I rosanero, inoltre, hanno due gare in meno rispetto all’undici della Grande Mela.
Nonostante ciò, l’ultima settimana in casa Inter Miami è stata condizionata dalla grande apprensione. Preoccupano, infatti, le condizioni fisiche di Lionel Messi, stella e capitano dell’undici della Florida. Dopo il suo ritorno dall’Argentina, il numero 10 ha giocato solo mezz’ora di gara contro Toronto, chiedendo la sostituzione per un problema che, in un primo momento, era sembrato di natura muscolare. Come spiegato dal Tata Martino nelle ultime ore, invece, “Leo sta affrontando il problema di una vecchia cicatrice, che gli provoca disagio, fastidio e che gli impedisce di essere libero di giocare come solo lui sa fare”. Una tegola non da poco, dunque, per gli Herons, che mercoledì saranno chiamati a disputare la seconda finale della loro stagione.
Dopo la vittoria della Leagues Cup, infatti, tra tre giorni i rosanero potrebbero conquistare il loro secondo trofeo stagionale, la US Open Cup: prima, però, gli uomini del Tata Martino dovranno vedersela con Houston, quarta forza della Western Conference. Sembra alquanto improbabile che l’allenatore rosanero possa rinunciare del tutto alla sua stella proprio in occasione della finalissima: d’altro canto, viste le sue attuali condizioni fisiche, difficilmente il sette volte pallone d’oro potrà giocare tutti i 90, o addirittura 120, minuti. Non è escluso che Leo entrerà quindi a partita in corso, ma solo se il dolore avvertito negli ultimi giorni lo permetterà.
Situazione quasi del tutto analoga anche per Jordi Alba, infortunatosi, proprio come Messi, nel corso della sfida al Toronto. Un affaticamento muscolare ha tenuto lontano dal rettangolo verde il terzino spagnolo in occasione del derby con Orlando. D’altronde, dal suo arrivo in Florida, l’ex Barcellona ha sempre giocato tra campionato e coppe, senza mai riposare. Martino spera ora di recuperarlo per la finale di mercoledì.