All’Italia non riesce il miracolo: gli Stati Uniti strapazzano i ragazzi di Gianmarco Pozzecco e si aggiudicano il passaggio alla semifinale del mondiale. Una partita che di fatto non è mai iniziata, dominata in lungo e in largo dalla nazionale americana, troppo più forte dal punto di vista tecnico e fisico.
Gli uomini di Kerr, dopo il KO con la Lituania, scendono in campo con grandissima determinazione, difendendo con intensità su ogni possesso fin dalla palla a due. Nel primo quarto, un gigantesco Nicolò Melli tiene a galla gli azzurri, aiutato da Tonut: le imbarazzanti percentuali al tiro, però, a lungo andare condannano la squadra di Pozzecco, che dall’altra parte del campo deve fare i conti con la fisicità e l’imprevedibilità dei vari Brunson ed Haliburton. Già nel finale del primo periodo, Team USA costruisce un vantaggio in doppia cifra, e da quel momento in poi non si guarda più indietro. L’Italia soffre terribilmente i fenomenali esterni statunitensi, provando a restare incollata alla gara affidandosi al tiro da 3. Errore che si rivela fatale, perché il pallone proprio non vuole saperne di andare a schiaffeggiare la retina: gli azzurri chiudono il secondo periodo con un impietoso 2/19 dalla lunga distanza. Un dato che probabilmente descrive pienamente il primo tempo di Fontecchio e compagni, totalmente in balia di un avversario troppo più forte.
Il terzo periodo si può invece sintetizzare con un nome ed un cognome: Mikal Bridges. Il ventisettenne dei Brooklyn Nets, miglior marcatore della partita con 24 punti, prende letteralmente fuoco, segnando a ripetizione in tutti i modi possibili e sbeffeggiando, in maniera sicuramente poco sportiva visto l’andazzo del match, la panchina azzurra. Poco prima dell’ultimo quarto, Team USA tocca il massimo vantaggio, portandosi addirittura sul +41. Il quarto periodo è puro garbage time: gli statunitensi continuano a fare tutto ciò che vogliono in campo, mentre gli azzurri non possono fare altro che prendere atto della strapotenza tecnico-fisica degli avversari. Gli uomini di Steve Kerr volano meritatamente in semifinale, aggiudicandosi la partita con il risultato finale di 100-63. Prima di tornare a casa, l’Italia sarà invece chiamata a disputare altre due partite, che la relegheranno tra il quinto e l’ottavo posto.
In ogni caso, per assicurarsi la qualificazione ai Giochi di Parigi 2024, Melli e compagni dovranno comunque vincere il torneo preolimpico, in programma per la prossima estate. Non sarà affatto semplice: con ogni probabilità, tra l’Italia ed il sogno olimpico vi sarà infatti la solita Spagna. “Sono sicuro che se non avessimo affrontato gli Stati Uniti saremmo andati in semifinale”, ha dichiarato Pozzecco al termine della gara, “questi ragazzi sono stati fantastici. Ora dobbiamo onorare la manifestazione fino in fondo”.
Continua invece il sogno mondiale di Team USA, che ora dovrà affrontare la vincente di Germania-Lettonia. La giovane nazionale americana, guidata da un coaching staff semplicemente incredibile, composto da Kerr, Spoelstra e Lue, resta la contender numero 1 alla vittoria finale: l’impressione è che quando gli USA difendono con la stessa intensità messa in campo nella sfida con la malcapitata Italia, per gli avversari non ci sia davvero nulla da fare.