Commovente. Non c’è un’altra parola che può descrivere pienamente la prestazione dell’Italbasket, che al mondiale batte la sempre temibile Serbia per la quarta volta di fila.
Dopo Belgrado, dopo Berlino, dopo Atene, il cielo è azzurro anche sopra Manila. Trascinata da un fenomenale Simone Fontecchio, la nazionale di Gianmarco Pozzecco si aggiudica il primo round del secondo turno, superando in volata Bogdanovic e compagni con il risultato di 78-76.
Una partita meravigliosa, piena di rimonte e contro rimonte: sono proprio gli azzurri a partire con il piede sull’acceleratore, maturando un vantaggio in doppia cifra già nel primo quarto. Nel secondo periodo, gli avversari ritrovano ritmo al tiro, trascinati da Milutinov e Bodganovic, che proprio sulla sirena firma il sorpasso serbo. Ad inizio ripresa, in casa Italia è blackout totale: la nazionale sparisce totalmente dal campo, concedendo conclusioni apertissime ai letali tiratori serbi e non trovando mai la via del canestro in attacco. Milutinov domina il pitturato, e gli uomini di Svetislav Pesic volano sulle ali dell’entusiasmo, toccando il +16.
Partita finita? Nemmeno per sogno, perché quando dall’altro lato del campo c’è un giocatore del calibro di Simone Fontecchio tutto può succedere. Il fuoriclasse degli Utah Jazz si carica la squadra sulle spalle, infilando subito 5 punti consecutivi nel momento più difficile. La Serbia, memore delle ultime dolorose sconfitte subite dai ragazzi di mister Pozzecco, vacilla, perde le sue sicurezze, e gli azzurri ne approfittano per chiudere la rimonta, trascinati dal loro capitano, Gigi Datome, che brucia a ripetizione la retina avversaria e porta l’Italia a -3 dagli avversari.
L’ultimo periodo si apre ancora con un canestro di Datome: gli azzurri sono ormai padroni del campo, con gli slavi che non riescono a concretizzare nulla se non i tiri liberi. Negli ultimi 10 minuti di gioco, le luci dei riflettori se le prende tutte Simone Fontecchio: con una serie infinita di step back, tiri dalla distanza e conclusioni impossibili da dentro l’area, il numero 13 ci porta alla vittoria, tenendo più vive che mai le speranze di qualificazione ai quarti di finale. Il ventisettenne di Pescara chiude la propria gara con 30 punti, 7 rimbalzi, 3 assist, tirando con il 75% dal campo.
“Come lo scorso anno, abbiamo scioccato il mondo”, ha dichiarato Pozzecco nel post partita, “sono un uomo fortunato, perché fidarsi di questi ragazzi è facilissimo. Viviamo per le emozioni, ed oggi ne abbiamo regalate tante”. Domenica gli azzurri torneranno in campo, per la sfida decisiva con Portorico.
Vittoria anche per Team USA, che nella prima partita della seconda fase batte, non senza difficoltà, un ottimo Montenegro. Sono proprio Vucevic e compagni a partire forti, conducendo per gran parte del primo quarto e chiudendo in avanti il primo tempo sul 38-37. Nela ripresa, però, sale in cattedra il solito Anthony Edwards: dopo aver chiuso i primi due periodi a 0 punti, il fenomeno di Minnesota si accende nel secondo tempo, infilandone 17 e guidando la fuga statunitense. Buone anche le prove di Haliburton e Reaves, entrambi in doppia cifra. Nonostante Vucevic tenti di mantenere i suoi in partita, con una prestazione da 18 punti e 16 rimbalzi, il Montenegro non riesce ad arginare la maggior esplosività degli americani, che si aggiudicano la gara con il risultato di 85-73.