Nemmeno il tempo di alzare al cielo di Nashville la prima Leagues Cup della storia, che Lionel Messi ed il suo inter Miami si preparano già a disputare la seconda finale della loro stagione. Dopo il trionfo in coppa, che ha concesso ai rosanero di qualificarsi alla prossima Concacaf Champions League, l’undici della Florida ha battuto la corazzata Cincinnati in semifinale di US Open Cup, al termine di una partita bellissima, ricca di rimonte e contro rimonte, decisa solo dopo la serie di calci di rigore.
Naturalmente, vista anche la distanza siderale tra le due squadre in classifica, i padroni di casa erano considerati come i principali favoriti per la vittoria. In effetti, l’avvio di gara sembrava confermare quanto pronosticato in settimana dagli addetti ai lavori. Il Cincinnati è partito subito con il piede sull’acceleratore, sbloccando la partita dopo soli 18 minuti, grazie al gol di Luciano Acosta. Miami, sicuramente stanca dopo la vincente ma impegnativa cavalcata in Leagues Cup, sembra accusare il colpo, abbassandosi nella propria metà campo. Ad inizio ripresa, l’undici di Pat Noonan, capolista solitaria della MLS, riesce addirittura a raddoppiare con Vazquez, dopo otto giri di lancette.
Sotto di due gol, i rosanero vedono l’eliminazione ad un passo. Quando dalla tua parte hai il calciatore più forte degli ultimi trent’anni, però, tutto può succedere. Messi si carica ancora una volta la squadra sulle spalle e torna a scorrazzare tra le linee della difesa avversaria, alla ricerca del pallone. Al sessantasettesimo, il sette volte pallone d’oro, direttamente su calcio di punizione, pesca in area di rigore Leonardo Campana, che di testa accorcia le distanze. Rinfrancati dal gol, i rosanero tornano a spingere in avanti, alla ricerca del pareggio. A pochi minuti dal triplice fischio, gli uomini del Tata Martino, aggrappati al mancino del loro fuoriclasse, riescono a mandare la partita al supplementare. Dopo aver ricevuto palla sull’out di sinistra, Messi lascia partire una pennellata da oltre 20 metri, diretta sul secondo palo: il traversone dell’argentino trova ancora una volta la testa di Campana, che da due passi insacca il 2-2.
Miami è tutta un’altra squadra rispetto a quella vista nei primi cinquanta minuti, ed in apertura di extra time riesce addirittura a completare la clamorosa rimonta, portandosi in vantaggio per la prima volta nella partita, con il gol di Josef Martinez, servito alla perfezione da Cremaschi. Nonostante i tre gol subiti in poco più di mezz’ora, Cincinnati dimostra tutto il suo carattere, pareggiando nuovamente i conti pochi minuti dopo, con il giapponese Yuya Kubo.
Dopo oltre 120 minuti di battaglia, la partita va ai calci di rigore. Dagli undici metri, Messi e compagni non sbagliano nulla. L’errore di Hagglund prima, e il penalty trasformato da Cremaschi poi, consegnano ai rosanero l’accesso alla finalissima di US Open Cup. L’undici della Florida, con Leo in campo, può davvero giocarsela con chiunque, anche contro una squadra compatta e collaudata come Cincinnati, che sta letteralmente dominando il campionato. Tra i rosanero ed il loro secondo trofeo stagionale, ora, vi è solo Houston. Le due compagini si affronteranno il prossimo 27 settembre.