L’Inter Miami di Lionel Messi vola in finale di Leagues Cup. Al Subaru Park, i rosanero battono in scioltezza il Philadelphia Union padrone di casa con un sonoro 4-1.
L’undici della Florida, guidato dal Tata Martino, sblocca le danze dopo soli tre giri di lancette. Ad aprire le marcature ci pensa Josef Martinez: dopo esser scappato alle spalle della difesa avversaria, l’attaccante venezuelano incrocia con il destro, trovando l’angolino basso. Al diciannovesimo, Miami raddoppia e stavolta il gol è quello che porta la firma d’autore, la firma del numero 10. Messi riceve palla a centrocampo e, dopo aver lasciato sul posto il proprio marcatore, lascia partire un rasoterra mancino da quasi 30 metri. La conclusione del sette volte pallone d’oro beffa Blake, partito colpevolmente in ritardo, e finisce la propria corsa in fondo alla rete. Il nono gol in maglia rosanero del campione argentino fa scattare in piedi l’intero stadio, tifosi avversari compresi, che tributano al Diez il meritato applauso. Sotto di due gol, Philly va in totale blackout, mentre Miami sembra inarrestabile. L’undici della Florida in campo fa quello che vuole, riuscendo a mandare i suoi giocatori in porta con tre tocchi, complice anche la pessima prestazione della retroguardia dei padroni di casa. Poco prima del duplice fischio, Robert Taylor imbuca per l’infaticabile Jordi Alba: l’ex Barça, a tu per tu con il portiere, realizza il gol del 3-0 che chiude definitivamente la partita, nonostante i secondi 45 minuti ancora da giocare.
La ripresa, di fatto, diventa pura formalità: a ventidue minuti dal termine, Philadelphia realizza il più classico dei gol della bandiera, messo a segno da Bedoya, ma poco prima del triplice fischio sono ancora i rosanero ad avere l’ultima parola, con David Ruiz che inchioda il punteggio sul 4-1 finale. Dopo aver passeggiato contro la formazione della Virginia, gli uomini del Tata Martino, capitanati da un imprendibile Leo Messi, si qualificano per la finalissima della Leagues Cup, dove incontreranno il Nashville padrone di casa.
Dall’arrivo del numero 10, Miami sembra essere invincibile. L’impatto del sette volte pallone d’oro sul calcio americano è stato devastante: è evidente che gli avversari stanno ancora cercando di prendergli le misure, ma allo stesso tempo è innegabile che è la mentalità dell’intera rosa ad essere cambiata. Probabilmente l’ultima gara giocata rappresenta la prova lampante di tutto ciò. Basti pensare che nelle ultime 38 partite casalinghe, Philly aveva perso una sola volta. Eppure, la formazione della Florida ha letteralmente passeggiato in campo, dominando gli avversari con una disinvoltura a tratti imbarazzante.
Sabato 19 agosto, Leo e compagni torneranno in campo, per l’atto finale della competizione. Di fronte, i rosanero troveranno una squadra ostica, solida, quarta forza della Eastern Conference. In campionato, a dividere le due compagini vi sono ben 20 punti di distanza. Inutile dire, però, che in MLS il 10 argentino non ha ancora debuttato. Tra 3 giorni, la Pulga scenderà in campo per l’ennesima finale di una carriera irripetibile: vedremo se sarà proprio lui ad alzare al cielo la prima Leagues Cup della storia.