Seconda gara mondiale da dimenticare per l’Italia di Milena Bertolini, strapazzata dalla corazzata Svezia, terza forza del ranking FIFA. Dopo il convincente debutto con l’Argentina, battuta di misura, la nazionale del nord Europa ci riporta con i piedi per terra, demolendo le azzurre con un 5-0 che lascia davvero pochissimo spazio ad ulteriori repliche.
L’avversario era di quelli durissimi, ma probabilmente nessuno si aspettava una debacle di questa portata, visto anche il buon avvio dell’undici italiano, guidato da Sofia Cantore. Poco prima del quarantesimo, però, sono le svedesi a passare in avanti, con il colpo di testa di Amanda Ilestedt. A pochi secondi dal duplice fischio, ancora una volta dagli sviluppi di un corner, le ragazze di Peter Gerhardsson raddoppiano, stavolta con Fridolina Rolfo. Nemmeno il tempo di riportare il pallone a centrocampo, che la Svezia infila per la terza volta la difesa azzurra e la porta difesa da Durante, battuta da Emma Blackstenius, al termina di una splendida azione.
Sotto di 3 gol all’intervallo, nella ripresa l’undici di Milena Bertolini non scende praticamente in campo. La formazione avversaria ne approfitta servendo il poker dopo soli cinque giri di orologio, con la Ilestedt che firma la sua doppietta personale. Il secondo tempo si trasforma in puro garbage time, con le gialloblu che si limitano a gestire a loro piacimento il possesso del pallone. Al novantacinquesimo, la nazionale di Gerhardsson, al termine di un’azione tutta in velocità, mette a segno la quinta ed ultima rete della partita, realizzata da Rebecka Blomqvist, che praticamente al primo pallone toccato batte l’incolpevole Durante a tu per tu. Il triplice fischio di Cheryl Foster, poco dopo, mette fine non solo alla gara, ma anche ad una serata da incubo per le azzurre, che escono dal campo con le lacrime agli occhi.
Il timore è che la batosta subita possa avere delle ripercussioni importanti sul cammino della nazionale italiana, che ora dovrà battere il Sud Africa per assicurarsi un posto agli ottavi di finale. Nonostante la pesantissima sconfitta con la Svezia, le azzurre sono ancora padrone del loro destino. L’Argentina, infatti, rivale per il secondo posto nel girone, è stata fermata sul 2-2 proprio dalla selezione sudafricana.
“Alle ragazze ho detto che devono tenere la testa alta”, ha dichiarato la ct Bertolini, “La Svezia è una squadra forte: abbiamo avuto difficoltà sulle palle inattive, ma dobbiamo essere più tranquille quando subiamo gol. Questa partita non vanifica il nostro percorso: sapevamo che la qualificazione si sarebbe decisa all’ultima. Possiamo farcela”.
Con la fase a gironi che si avvia verso la fine, gli addetti ai lavori, dopo aver visionato tutte le nazionali in gioco, continuano a non avere dubi: nonostante la competitività delle selezioni europee, la squadra favorita alla vittoria finale resta Team USA. L’undici americano, oltre a dominare sul campo, guida anche la classifica “finanziaria” del mondiale: delle quindici calciatrici più pagate al mondo, infatti, ben undici sono statunitensi. Un primato dovuto soprattutto all’accordo trovato nel 2022 dalle atlete con la federazione calcistica locale, che ha parificato il compenso percepito dalle giocatrici della nazionale con quello dei loro colleghi del calcio maschile. Ad oggi, le due calciatrici più pagate al mondo restano Alex Morgan e Megan Rapinoe, con uno stipendio annuo da circa 7 milioni di dollari.