È iniziata come meglio non poteva l’avventura di Lione Messi negli Stati Uniti d’America. Il campione argentino ha bagnato il proprio esordio con un gol allo scadere su calcio di punizione, l’ennesima pennellata di una carriera per certi versi irripetibile.
La Pulga ha iniziato la sfida di Leagues Cup con il Cruz Azul sedendo in panchina, come facilmente prevedibile alla vigilia. D’altronde, prima della sfida con i messicani, il trentaseienne dell’Inter Miami aveva svolto solo tre allenamenti con i suoi nuovi compagni. I rosanero guidati dal Tata Martino erano riusciti a sbloccare la partita già nel primo tempo, grazie al gol siglato da Taylor poco prima del duplice fischio. Nel corso della ripresa, però, nonostante l’ingresso in campo di Leo, subito con la fascia di capitano al braccio, gli ospiti ristabiliscono l’equilibrio, con la rete di Antuna.
Con il risultato inchiodato sull’1-1, el Diez ha semplicemente deciso di vincere la partita da solo, mettendo in mostra tutto il suo infinito repertorio. Dribbling, tiri dalla distanza, passaggi millimetrici, serpentine nello stretto: la vera ciliegina sulla torta, però, è stata la punizione realizzata al minuto 94, proprio quando la gara sembrava volgere al termine. E’ stato lo stesso Messi a guadagnarsi il calcio piazzato: da circa 25 metri, il dieci ha lasciato partire un mancino imprendibile per il malcapitato Gudino, infilatosi proprio sotto la traversa. Game, set and match. Il capolavoro della Pulga ha fatto letteralmente esplodere lo stadio della Florida: dal Tata Martino al patron David Beckham, tutti i diciottomila presenti sono scattati in piedi, esultando al primo gioiello a stelle e strisce dell’ex leggenda del Barcellona.
Un esordio storico, dunque, quello del campione argentino con la maglia rosanero, reso ancor più leggendario da un parterre di primissimo livello. Come facilmente prevedibile, infatti, nessuno voleva perdersi la prima gara del numero 10 negli Stati Uniti. Tutte le principali star dello spettacolo e dello sport americano hanno potuto ammirare in prima fila le giocate del sette volte pallone d’oro. Tra queste vi erano Kim Kardashian, Serena Williams, regina del tennis statunitense, e, soprattutto, Lebron James, per anni re indiscusso di Miami, dove vinse due titoli NBA con la maglia degli Heat. “Benvenuto fratello”, ha dichiarato il numero 23 dei Lakers al termine della partita, “E’ sempre bello vedere ed essere al cospetto della grandezza”.
“E’ un momento speciale per questo Paese e per questo campionato”, ha invece spiegato un entusiasta David Beckham, “Per noi, invece, è un momento di grande orgoglio”. Nel frattempo, l’arrivo del numero 10 continua ad avere un impatto devastante anche al di fuori del rettangolo verde. Oltre alle migliaia di tifosi giunti da tutto il Paese, e non solo, per assistere anche solo ad un allenamento dei rosanero, il brand del Club della Florida continua a crescere in maniera significativa. Basti pensare che, negli ultimi giorni, la pagina Instagram della società è arrivata a quota 11 milioni di followers, 10 milioni in più rispetto a poche settimane fa.