È di Miami il secondo atto delle finali NBA. In gara due, gli Heat si prendono il fattore campo, battendo i Nuggets a Denver al termine di una partita ricca di sorpassi e controsorpassi. Nel primo tempo sono i padroni di casa a portarsi in avanti, trascinati da un monumentale Nikola Jokic, autore dell’ennesima gara spaziale della sua post season. Il due volte MVP chiuderà con 41 punti ed 11 rimbalzi.
Eppure, ogni volta che il Joker scollina quota 40, Denver esce sconfitta dal campo. In questi playoff, questa situazione alquanto paradossale si è già verificata in ben tre occasioni. Se da un lato del campo il gigante serbo fa sostanzialmente quello che vuole con il pallone tra le mani, dall’altro c’è una squadra che ritrova la fiducia al tiro proprio nel momento più importante della partita. Quattro quinti del quintetto di Miami vanno in doppia cifra, mentre dalla panchina Lowry e, soprattutto, Duncan Robinson garantiscono minuti di grande qualità.
Nell’ultimo periodo, gli Heat piazzano il parziale decisivo, che consente loro di mettere definitivamente la testa in avanti: la difesa dei Nuggets non riesce a fermare l’attacco di Miami, guidato da un indiavolato Robinson, l’eroe che non ti aspetti. In difesa, gli uomini di Spoelstra serrano i ranghi, cercando di non lasciare alcun tiro facile a Murray e compagni. Il colpo del KO, probabilmente, è proprio l’incredibile stoppata che Bam Adebayo rifila alla point guard dei padroni di casa.
Nonostante Murray alzi la parabola della propria conclusione, il centro di Miami riesce ad intercettare la palla a spicchi ad altissima quota, proteggendo il proprio ferro. Dopo 48 minuti di battaglia, gli Heat si aggiudicano gara 2 con il risultato finale di 111-108. Con la serie in assoluta parità sull’1-1, le due squadre ora si trasferiscono a Miami, dove Butler e compagni ritroveranno i propri tifosi.