Con Miami orfana di Jimmy Butler, i New York Knicks non si lasciano sfuggire l’occasione, pareggiando subito la serie sull’1-1. Stavolta sono i padroni di casa ad approfittare dell’assenza pesantissima della star avversaria, recuperando al tempo stesso Julius Randle, infortunatosi nell’ultima gara vinta a Cleveland.
In un Garden strapieno, le due squadre danno vita ancora una volta ad una partita tesa e senza esclusioni di colpi, decisa solo nel finale. Nonostante Butler sia ai box, gli Heat vanno all’intervallo lungo sopra di tre lunghezze, trascinati da Vincent e Martin. Nella ripresa, però, i Knicks si rimettono in pista, approfittando anche dell’energia pazzesca del loro pubblico. Randle, seppur non ancora al meglio, sfiora la tripla doppia con 25 punti, 12 rimbalzi ed 8 assist. Barrett, dopo il lieve calo di gara 1, contribuisce con altri 24 punti. A decidere la partita nel corso dell’ultimo periodo, però, è ancora una volta Jalen Brunson, autore dell’ennesima prestazione mostruosa della sua stagione.
L’ex Dallas, con Miami ancora sopra nel punteggio, sposta definitivamente l’inerzia della partita in favore dei Knicks con una tripla transizione, che fa letteralmente venire giù l’arena. Grazie ai 30 punti del suo giocatore simbolo, New York porta a casa gara 2 con il risultato finale di 111-105. La serie, ora, si sposta in Florida. Sulla west coast, invece, i Lakers si prendono il vantaggio sui Warriors, nella prima partita delle semifinali di conference. Golden State, sulle gambe dopo le fatiche di gara 7 vinta a Sacramento, si arrende dinanzi ad un mostruoso Anthony Davis da 30 punti e 23 rimbalzi. Nonostante il tentativo di rimonta finale, i Lakers espugnano la Baia con il risultato di 117-112.