Napoli-Salernitana si giocherà domenica alle 15:00. Questa la decisione del Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive), che ha posticipato il derby campano di 24 ore dopo le insistenti richieste degli azzurri e del Comune di Napoli.
In caso di pareggio/sconfitta della Lazio contro l’Inter nella partita di sabato alle 12:30, la successiva vittoria del Napoli contro la Salernitana può infatti valere l’agognato scudetto per i ragazzi di Spalletti – a 33 anni dall’ultima vittoria azzurra della stagione 1989-90, con Maradona in campo.
Società e autorità del capoluogo campano ritengono che il posticipo sia idoneo a “tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza” e “prevenire episodi incresciosi”, permettendo al contempo di festeggiare l’eventuale trionfo subito dopo il fischio finale del derby con i granata.
Granata che però, a differenza dei “cugini” (ormai certi del tricolore) sono in piena corsa salvezza. Negli scorsi giorni la società e le istituzioni della città d’Ippocrate si sono espresse in maniera nettamente contraria su un rinvio, che toglierebbe agli uomini di Paulo Sousa 24 ore di riposo in vista della cruciale sfida di mercoledì contro la Fiorentina – che potrebbe dare ai granata la quasi matematica certezza di rimanere in Serie A.
“Comprendiamo i motivi di ordine pubblico ma vanno coniugati con aspetti di regolarità del campionato che vanno fatti salvi. Si possono spostare le partite ma creando le condizioni affinché non si turbi il prosieguo del campionato e le squadre abbiano la loro possibilità di recupero sportivo e fisico. Bisogna fare in modo che tutto tenga in un ragionamento equilibrato», ha spiegato il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.
Ferma opposizione anche da parte della Curva Sud granata ‘Siberiano’, che in un comunicato pubblicato negli scorsi giorni ha definito il posticipo “il solito teatrino di un calcio folle con regole stravolte e porte girevoli. “È giusto che Napoli e i napoletani festeggino il loro traguardo”, scrivono i supporters organizzati dell’Ippocampo, “ma l’intero panorama calcistico italiano e Salerno meritano rispetto (…) Il calcio italiano e i suoi vertici hanno già perso la faccia in altre occasioni, mostrate almeno un po’ di dignità”, concludono.
La decisione del Casms sarà ora recepita formalmente dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che aveva sollecitato lo spostamento per motivi di ordine pubblico.