È finita la stagione dei Palio di Siena: dieci cavalli e altrettanti fantini in competizione. In questa edizione di agosto, la contrada del Leocorno si è aggiudicata la manifestazione grazie alla tenacia del fantino Giovanni Atzeni, detto Tittia, che ha montato il cavallo Violenta da Clodia.
Una corsa forsennata che per ben 80 secondi è stata in solitaria verso il traguardo. In parte la contrada del Leocorno è stata aiutata dall’ordine dei canapi che viene assegnato dopo un sorteggio.
In questo caso il sorteggio ha destinato la contrada del Leocorno nella zona bassa, quella più interna del circuito e limitrofa al campo dove la massa del pubblico (il campo ha una capienza di 12.000 persone) sosta per osservare il Palio. Una posizione interna che garantisce di dover correre su una minore circonferenza del circuito. La “mossa” (vale a dire il dare l’atto con cui si dà il via alla competizione) è invece stata assegnata al fantino Jonatan Bartoletti (detto Scompiglio, che montava il cavallo Viso d’Angelo), che ha assunto la posizione della Rincorsa, leggermene indietreggiata ma in grado di partire in velocità.

Una vittoria, quella del fantino Atzeni, decisamente meritata: il fantino è alla sua quarta vittoria consecutiva e al suo nono Palio vinto in carriera.
Il Palio si è deciso in pochi minuti. Sin dal primo giro di campo, la corsa ha rivelato un aspetto drammatico, con la caduta dai cavalli di quattro fantini: Federico Guglielmi della Giraffa, Stefano Piras del Nicchio, Carlo Sanna dell’Onda e Massimo Columbu della Civetta.
Tutti catapultati in terra e calpestati dai cavalli in corsa. Nonostante ciò tutti i fantini sono rimasti illesi e hanno potuto solo tristemente osservare i loro cavalli ‘scossi’ (un cavallo che ha disarcionato il proprio fantino) tagliare il traguardo in posizioni perdenti. La particolarità del Palio è che i fantini montano il cavallo loro assegnato senza il supporto della sella, solo puro pelo, caratteristica che rende più incerta la stabilità in sella dei fantini.
La trentesima vittoria della contrada del Leocorno, segna una nuova opportunità per esprimere nel corso dei prossimi undici mesi le proprie gioie, rabbia e frustrazione per i ‘popoli’ delle contrade. Inizia, per i perdenti, quello che a Siena si chiama “Inverno Paliesco”, mentre continueranno altri due mesi i festeggiamenti per le contrade vincitrici.