Improvvisamente si è persa la Lazio. Dopo aver incassato elogi unanimi, la squadra di Simone Inzaghi, sembra aver smarrito la convinzione in poche settimane. Tre partite e zero punti. Sconfitta contro Milan, Genoa e Napoli. Un trittico negativo di partite che è costato ai biancocelesti il piazzamento da Champions League con la perdita del terzo posto, dietro al duo di testa in fuga Napoli-Juventus. La Lazio è stata ora sopravanzata da Inter e, cosa ancor più amara, dalla Roma. Per il tecnico parlare di crisi appare esagerato, e a chi obietta ricorda puntualmente l’errore arbitrale subito contro il Milan (gol di mano di Cutrone) e il ko immeritato contro il Genoa. Contro il Napoli però, dopo essere passata in vantaggio, la Lazio non è riuscita a tenere il campo con continuità, tanto che lo stesso Inzaghi ha detto di voler comprendere questa squadra a due volti. Andando più in profondità qualche scricchiolio comincia a sentirsi a Formello. C’è tensione ad esempio nel rapporto tra Inzaghi e Felipe Anderson, probabilmente il giocatore di maggior talento della rosa, relegato però spesso in panchina dall’allenatore. Ultimamente superato anche da Nani nelle gerarchie inzaghiane. Dopo la sconfitta contro il Genoa si è parlato di una lite tra i due, anche se poi si è cercato di sminuire. Ciro Immobile, 20 gol all’attivo in testa nella classifica marcatori della serie A, dopo i 4 gol contro la Spal pare aver smarrito la via della rete. Per non parlare del rinnovo sempre rimandato di De Vrij. Infine, l’esplosione di Luis Alberto, la sorpresa più piacevole dello scorso anno, sembra essersi arrestata. Per il quotidiano romano il Tempo il calciatore spagnolo sembra un mago a cui hanno scoperto i trucchi. A Bucarest giovedì, contro lo Steaua, l’occasione per recuperare fiducia. nella partita di Europa League.
Da apprezzare invece il lavoro condotto fino ad ora dai tecnici subentrati a campionato in corso. Walter Mazzarri sta viaggiando ad una velocità doppia rispetto a quello di Sinisa Mihajlovic, tre vittorie e due pareggi in cinque partite il rollino di marcia nel Torino di un bravo professionista, troppo rapidamente messo da parte dopo l’infelice esperienza all’Inter. E domenica prossima il Toro sfiderà la Juventus in un derby che si preannuncia più combattuto di quello dell’andata.
Nonostante la sconfitta subita proprio dal Torino di Mazzarri, anche l’Udinese di Oddo è un’altra squadra per gioco e risultati a confronto con quella di inizio campionato con Gigi Delneri. Un piccolo capolavoro lo sta compiendo anche Davide Ballardini a Genova sponda rossoblù. Il suo Genoa viaggia ad una media di 1,8 punti a partita, più del triplo rispetto allo 0,5 del suo predecessore Juric. Miglioramenti anche nel Crotone targato Walter Zenga (quarto risultato positivo consecutivo sabato), nel Cagliari di Lopez, nel Sassuolo di Iachini, nel Benevento di De Zerbi. In questo elenco non si può poi non citare Rino Gattuso che, dopo un difficile inizio, ha restituito al Milan la consapevolezza della grande squadra.