Alla ormai prossima virata del campionato, si delineano i veri rapporti di forza. La penultima giornata di campionato ha sancito come Napoli (45 punti) e Juventus (44 punti) siano le squadre più attrezzate per vincere il titolo. Gli azzurri hanno raddrizzato una difficile partita contro la Sampdoria, dove erano andati per due volte in svantaggio. Una prima metà di partita spettacolare con cinque gol realizzati nel solo primo tempo, ricco di rovesciamenti di fronte. “Velocità folli che raramente si vedono in partite del nostro campionato. Uno spot per il calcio italiano” ha commentato Maurizio Sarri. A segno anche Marek Hamsik che, dopo averlo raggiunto, ha ora staccato Diego Armando Maradona nella classifica di miglior cannoniere della storia dei Napoli. Da applaudire anche la prestazione della Sampdoria come ha sottolineato il suo allenatore Marco Giampaolo: “abbiamo giocato con orgoglio e coraggio, senza mai rinunciare alla nostra filosofia di gioco. Di più non si poteva fare”. Il Napoli si appresta a chiudere il girone d’andata presumibilmente in testa, la prossima partita che chiuderà la prima fase del campionato la vedrà infatti opposta al Crotone di Walter Zenga. Sarri può essere soddisfatto dal netto miglioramento rispetto allo scorso campionato, quando alla diciottesima giornata aveva accumulato 35 punti con un distacco di ben dieci punti dalla capolista Juventus. Ora sono i partenopei a guidare, proprio con quegli stessi 45 punti.
Anche Massimiliano Allegri può essere soddisfatto per l’importantissima vittoria ottenuta contro la Roma, che gli permette di rimanere incollato alla ruota del Napoli. Una partita imperiosa da parte dei bianconeri quella di ieri, in assoluto controllo della partita con una meravigliosa prestazione dell’ex Miralem Pjanic. A fare la differenza sono stati proprio gli ex giallorossi che ora vestono la maglia della Juventus, oltre a Pjanic, migliori in campo sono stati infatti il portiere polacco Wojciech Szczęsny e il centrale marocchino Medhi Benatia, autore del gol decisivo. La Roma ha sciupato due grandi occasioni nel finale con Florenzi e Schick per pareggiare. Una brutta sconfitta per Di Francesco che esce ancora una volta sconfitto negli scontri diretti. Terzo ko su tre partite contro Inter, Napoli e Juventus. Un deficit di personalità su cui il tecnico dovrà lavorare nella seconda parte del campionato.
Crollano le ambizioni dell’Inter con la seconda inaspettata sconfitta, oltretutto consecutiva. Dopo il tracollo interno contro l’Udinese, la formazione di Spalletti esce battuta dal campo del Sassuolo. Un Inter involuta, che ha fatto molto possesso palla ma sempre in maniera prevedibile e macchinosa. Davanti un appannato Icardi (rigore sbagliato) e un irritante Candreva nei cross sbagliati hanno reso innocuo l’attacco interista. Buona la prestazione di João Cancelo, il laterale portoghese arrivato dal Valencia, nello scambio con Kondogbia, e finora impiegato pochissimo. Per le prossime partite (derby di Coppa Italia e poi trasferta contro la Lazio) Spalletti ha annunciato una minirivoluzione.
Per Gattuso il carbone è arrivato prima del tempo. Il suo Milan ha perso ancora una volta. Questa volta la sconfitta è arrivata a san Siro contro la solita bella Atalanta. Per Ringhio la situazione si fa sempre più complicata: quattro punti in quattro gare con una vittoria sul Bologna, un pareggio contro il Benevento ultimo in classifica e due sconfitte ad opera di Verona e Atalanta. Un nuovo tracollo contro l’Inter in Coppa Italia e contro la Fiorentina nell’ultima del girone d’andata potrebbe indurre Fassone e Mirabelli a richiamare alla guida Montella.