Il Premio Nobel per la medicina è stato assegnato lunedì a due scienziati statunitensi, Victor Ambros e Gary Ruvkun, per la loro scoperta dei microRNA, piccole molecole di materiale genetico in grado di influenzare il funzionamento dei geni a livello cellulare – e in grado di spalancare nuove strade nel trattamento di malattie gravi come il cancro.
La giuria che ha conferito il premio a Stoccolma ha sottolineato come il lavoro di Ambros e Ruvkun rappresenti un passo fondamentale per comprendere lo sviluppo e il funzionamento degli organismi.
L’interesse iniziale di Ambros e Ruvkun si concentrava sui geni responsabili della tempistica dello sviluppo cellulare, garantendo che i vari tipi di cellule si sviluppassero nel momento opportuno. Le loro ricerche hanno rivelato un nuovo livello di regolazione genica, essenziale per tutte le forme di vita complesse. Secondo la giuria, il meccanismo scoperto da questi scienziati — la regolazione genica attraverso i microRNA — ha permesso l’evoluzione degli organismi per centinaia di milioni di anni.
Ma perché i microRNA rivestono un’importanza così cruciale? Il loro ruolo più noto è quello di trasportare le istruzioni necessarie per la sintesi delle proteine, fungendo da intermediari tra il DNA e i ribosomi, le “fabbriche” cellulari che producono le proteine. Tuttavia, a differenza dell’RNA tradizionale, i microRNA non sono coinvolti nella produzione proteica diretta; piuttosto, regolano le attività cellulari, accendendo e spegnendo geni cruciali per la sintesi di proteine.
Ambros e Ruvkun hanno condotto i loro studi su ceppi mutanti di vermi. Il loro obiettivo era identificare i geni mutati responsabili dello sviluppo cellulare e il loro ruolo specifico. La ricerca ha portato a scoprire una nuova classe di geni dedicati alla produzione di microRNA, fino ad allora trascurata. Come affermato nella motivazione del premio, essa “ha rivelato un principio completamente nuovo nella regolazione genica, essenziale per gli organismi pluricellulari, compresi gli esseri umani”.
Ambros, attualmente professore di scienze naturali presso la University of Massachusetts Medical School, ha condotto le sue ricerche presso l’Università di Harvard, mentre Ruvkun ha lavorato al Massachusetts General Hospital e alla Harvard Medical School, dove è docente di genetica.
Il potenziale dei microRNA è che essi possono essere utilizzati per modulare l’attività di geni mutati, specialmente nel contesto del cancro, dove alcuni geni possono diventare iperattivi o mutati. La possibilità di indirizzare un microRNA specifico verso le cellule tumorali potrebbe difatti fermare l’effetto di geni malfunzionanti.
A caldo, Ruvkun ha descritto il premio come un “salto quantico” rispetto ad altri riconoscimenti. Ambros, sorpreso dalla notizia, ha sottolineato l’importanza di finanziare la scienza di base con risorse pubbliche, evidenziando come investimenti in curiosità scientifica possano portare a scoperte inaspettate e rivoluzionarie.
La cerimonia di premiazione avrà luogo a dicembre. L’anno scorso, il Nobel per la Fisiologia o la Medicina era stato assegnato a Katalin Karikó e Drew Weissman per le loro ricerche che hanno portato allo sviluppo dei vaccini mRNA contro il COVID-19. Con un premio di 11 milioni di corone svedesi, pari a circa un milione di dollari, le attese per le prossime cerimonie Nobel, compresi quelli per la fisica, la chimica e la pace, sono già alte.