Dal PP Pink di Valentino alle sfumature Millennial, shocking o hot. L’onda rosa del Barbiecore – declinata in ogni tonalità – è inarrestabile. Sembrava il capriccio dell’estate e invece si è rivelato il manifesto di un nuovo femminismo, audace e inclusivo. Adorato da generazione Z e Millennial, il rosa ha conquistato celebrity, case di moda e ora anche il design.
Incoronato sui social, primo fra tutti TikTok, il colore più amato da Barbie resta al timone. Negli Stati Uniti i numeri parlano chiaro: 29 milioni di visualizzazioni e infiniti hashtag collegati. Su Google le ricerche sono aumentate del 1000 per cento.
A New York City la tendenza pink ha travolto negozi e ristoranti, dal mobilio ai piatti. Così come imbattersi in chiome rosa per strada è diventata consuetudine. Tako B. – parrucchiere a Soho – ci ha raccontato che da inizio anno la tinta pink è richiesta dalla clientela più giovane: “il rosa sta bene a tutti, diverte e non impegna. Diversamente da quanto si pensa comunemente, il cambio look è meno radicale in quanto il colore, per composizione chimica, si applica, così come sbiadisce, facilmente ”.
La Barbicore mania, secondo tanti, è esplosa dopo la pubblicazione delle foto del set del prossimo film di Barbie interpretato da Margot Robbie e Ryan Gosling, in uscita nel 2023. Il web, invece, è convinto che ci sia dietro la mano di Pierpaolo Piccioli, direttore creativo della maison Valentino. In occasione della sfilata Autunno/Inverno ‘22/’23 durante la settimana della moda di Parigi a marzo, lo stilista ha tinto la passerella e vestito 48 modelle di un unico colore, rosa shocking. Il cosiddetto Valentino PP Pink messo a punto con il Pantone Color Institute – autorità in fatto di marketing del colore – è un rosa acceso tendente al fucsia con una miscelata di magenta e una punta di nero.
Piccioli ha descritto il suo rosa come “manifestazione dell’inconscio che esalta l’individualità, dando risalto a valori e sentimenti”. È proprio il concetto ripreso dai sostenitori del trend su TikTok: “Il rosa ha un nuovo modo di interagire perché attira l’attenzione e questo vuol dire farsi notare, essere visti, in tutta la propria individualità”, ci ha detto al telefono da Los Angeles Greta Lee, consulente e creatrice di contenuti.

Una cosa è certa: il PP Pink è apparso su una miriade di red carpet e non solo: al Met Gala di maggio lo ha omaggiato una raggiante Glenn Close (insieme a diversi altri personaggi dello spettacolo) con lo stesso Pierpaolo Piccioli ad accompagnarla. La settimana successiva il pilota di Formula 1, Lewis Hamilton, ha indossato maglietta e pantaloni abbinati dello stilista italiano al Gran Premio di Miami. Valentino, Moschino, Versace e altre case di moda hanno vestito da capo a piedi star e celebrità ovunque. La scelta di Brad Pitt, in abito e accessori pink alla presentazione del suo film Bullet Train, preannuncia ora un autunno rosa in taglio maschile.
Come se non bastasse, da un blog della National Association of Realtors – associazione che raggruppa gli immobiliaristi – si apprende che il Millenial Pink è il colore del momento anche in fatto di design d’interni. Preferito rispetto al più classico rosa Barbie, è in ascesa per pareti e tappezzeria. L’incentivo -si legge sul blog – potrebbe provenire dalla famosa residenza della bambola, la Casa dei Sogni, che l’anno prossimo avrà 60 anni.
Ma un simile tsunami è frutto di una scelta puramente estetica, dettata dall’affetto nostalgico per la pupa Mattel, oppure la ragione è meno scontata? Dai canali social si intuisce che dietro alla divertente distesa color bubble gum si cela un messaggio chiaro. Allison Bornstein, stilista e consulente di moda di New York con 140mila seguaci su TikTok, dal suo profilo enuncia: “il Millennial Pink, seppure nelle sue sfumature più tenui denoti dolcezza e femminilità, ha un significato eloquente: rappresenta la forza scaturita dalla sicurezza interiore, perché credere in se stessi significa avere potere, il potere di scegliere liberamente. Ed è proprio questo che Gen Z e Millennial apprezzano del Barbiecore”.

Storicamente il colore rosa simboleggia l’amore innocente, pensato come dolce e allegro. Non a caso, la regina Elisabetta d’Inghilterra lo indossa da sempre nelle sue diverse tonalità, perché esprime ottimismo. È, tra l’altro, il colore simbolo per sostenere la ricerca sul cancro al seno. Il nuovo rosa, quello shocking, accende invece un faro sulla diversità e sull’accettazione di sé, capovolgendo i vecchi canoni di bellezza. È divertente, liberatorio. Indipendentemente dal sesso, dalla razza o da qualsiasi altra categoria utilizzata dalla società per definire una persona. E permette a tutti di esprimere la propria leggerezza.
Negli Stati Uniti quello che avanza è ora un movimento. Il look hot pink di molti rappresentanti Lgtbq tra cui il famoso rapper Lil Nas X, per molti è una dichiarazione femminista. Per osservatori e appassionati, travolge ogni stereotipo, allargando il significato di femminilità e includendo tante altre persone oltre alle donne bionde, bianche, eterosessuali e cisgender.
La ridefinizione della stessa Barbie voluta dalla Mattel negli ultimi anni potrebbe essere in linea con il nuovo trend che rifiuta i vecchi standard di bellezza e sfida gli stereotipi. Gli ideali tradizionali di femminilità e perfezione sono sovvertiti, perché le connotazioni associate al personaggio sono cambiate, nonostante la propensione per il rosa rimanga. Barbie è di razze e colori di pelle vari; è astronauta, ingegnera, pompiera. Il messaggio è chiaro: ogni donna può scegliere ciò che vuole essere.
A 63 anni, pur rimanendo icona in stile pink, Barbie è più attenta alle problematiche sociali, tendendo la mano all’inclusività. Se dal 2016 sono in commercio bambole formose e minute, oltre alle standard, lo scorso maggio, Mattel ha annunciato una nuova linea, che contempla anche una Barbie con l’apparecchio acustico e un Ken con la vitiligine.
C’è da scommettere che includere nell’attesissimo film in uscita nel 2023 – come da progetto – una Barbie transgender, non farà che rendere il Barbiecore ancora più popolare.