“Si, ho proprio voglia di tornare a sfilare con la moda uomo a Milano”, confida Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci da sei anni, nell’ultimo giorno di Milano Moda Uomo. Perché per la pandemia gli show sono saltati e per alcuni anni le passerelle di uomo e donna si sono riunite, come di recente a Castel del Monte.
Ora il desiderio dello stilista che ha rilanciato come nessuno mai il marchio delle mitiche due G, sboccia durante una bella chiacchierata con Alessandro Michele, da Cavalli e Nastri, famoso negozio di vintage milanese, per la presentazione della collezione GUCCI HA HA HA, ideata e realizzata con la complicità creativa di Harry Styles, cantautore e attore inglese suo grande amico con quale si messaggia e si scambia foto di stile da alcuni anni.
Il nome della collezione diverte ma è la crasi seriale delle iniziali di Harry e Alessandro, il segno neologico col quale si chiudono da anni i messaggini tra il creativo e l’artista.
“L’idea nella sua semplicità è anche banale – racconta il direttore creativo di Gucci che ancora si gode il successo del defilè in Puglia – ma credetemi è stato più facile per lui disegnare gli abiti con me che per me cantare con lui. Harry ha un grandissimo senso della moda, una passione per i vestiti smisurata, un grande istinto di stile. Dalle nostre chiacchierate è nata questa collezione HA HA HA, dalle nostre passioni per il vintage alcuni pezzi con disegni un po’ infantili come quelli dei coniglietti, delle pecorelle o le spille di plexi con l’orsetto imbronciati”.
Insomma da un’amicizia vera è sbocciata un’etichetta che porterà questi pezzi in boutique da Gucci ad ottobre, una linea sartoriale con giacche perfette e pantaloni un po’ svasati, cappelli di feltro, borse Jackie borchiate o maculate per lui, pigiami in cotone vichy con stampe di scoiattoli e ciliegie, stivaletti beat bianchi con cuore rosso da un lato, gessati marrone con canotta candida.
Un divertimento condiviso nonostante la differenza di età tra Alessandro e Harry, che ha solo 28 anni, saldato negli anni recenti in cui si staccava dai One Direction e si metteva in proprio sui palcoscenici del mondo, che ora ha portato a un “piccolo, interessante, sofisticato guardaroba”, con gli occhi fissi a quel periodo d’oro, gli anni Settanta, “quando il lord si trasforma in rockstar”.
Alessandro Michele è colpito dal fatto che Harry è sbocciato in un vivaio nuovo di giovani che hanno messo la testa ovunque col web, “mentre io al massimo andavo a giocare a basket in chiesa”, e che seminano tanta libertà. “La moda è fare surf sulle cose della vita, è l’inaspettato, quello che ti fa restare un po’ bambino e i vestiti sono come la porta girevole di un grande albergo”, dice il direttore creativo di Gucci. Harry Styles poi combatte contro ogni libertà sottratta, proprio come Alessandro Michele, e questo fatto che la moda sia “un canale molto diretto col sociale” li lega ancora di più.