Gente per le strade travestita in maniera discutibile, carovane di taxi e macchine private, musica spumeggiante, assembramenti mancati e calice di prosecco alla mano: welcome back fashion week. Finalmente si riparte dopo due stagioni digitali con 63 sfilate di cui 42 in presenza, 75 presentazioni e 33 eventi.
Si assapora la rinascita, l’opulenza e il riscatto con un tocco inizio anni 2000 che simboleggia la bella vita riformata. E le star Hollywood di quel periodo come J-Lo, Sarah Jessica Parker e Kim Kardashian acclamano la sfilata di Roberto Cavalli by Fausto Puglisi così selvaggia e così ruspante dettata da animal print. Interessante è il completo giacca/minigonna tutto tigrato e un mini dress in jersey con stampa d’archivio anni settanta da indossare anche sui pantaloni.

Un’altra firma nel fiore degli anni 2000 è Blumarine che propone colori neon, cardigan micro, pantaloni a vita bassa, farfalle e ricami applicati su abiti, occhiali rosa contornati da strass. Si sente la nostalgia di Christina Aguilera, delle immagini della Onyx e della giovinezza senza senso ma liberatoria. E MyChalom marchio di calzature corteggia la femminilità “girly” presentando scarpe grintose con tacco anni 2000 un po’ zebrate, colorate o con pietre e lacci scintillanti removibili.
Ermanno Scervino brilla nella sua ideazione di femme fatale con piume, paillettes, pizzo. Primeggiano gli abiti da cocktail di colore bianco, nero, rosa e verde da accompagnare idealmente ad un martini con oliva.
Versace è sfacciato, abbagliante, a cavallo tra il punk e il pop; omaggia i glitter, le solite stampe della maison e la vita bassa. Da comprendere la sua nuova collaborazione inaspettata con Fendi chiamata “Fendace” poiché suscita parecchie perplessità.
Novità anche in casa Missoni con il debutto di Alberto Caliri e una SS22 leggera e fantasiosa caratterizzata da patchwork, maglieria, denim, paillettes. Tutto appare molto micro, un po’ ardito ma incuriosisce.

Anche Prada è del filone abbondanza (per le due sfilate a Milano e Shanghai) e concetto del “mini” ritrovato nelle gonne e nei vestiti con strascichi. Osa con la pelle e i biker, contrappone i colori scuri a quelli sgargianti: perché accontentarsi?
In questa settimana non sono però mancati forti temi attuali come il genderless indicato da Dots, brand mono prodotto conosciuto per i mocassini dai colori energici 100% ecologici.
La sostenibilità con Themoirè rinomato per borse e accessori, oltre ad aver esposto una collezione pazzesca con materiali etici, racconta il progetto “Together by Themoirè Chapter 01”. Questo programma ha il fine di valorizzare l’artigianato delle minoranze in difficoltà iniziando dalla comunità Chiapas in Messico. E Benetton con la capsule collection di Ghali ad estetica araba lancia un messaggio di inclusività praticandola nei fatti e rivolgendosi ad un pubblico giovane.
Quindi non si può soffermarsi in uno stato di ghettizzazione e si ha la speranza nel rivedere le situazioni. Ma si è parlato di qualcosa di nuovo?