C’è un boom di specialisti del benessere e della cura della pelle. Nel settore beauty, servizi e aziende prosperano con un fatturato di 500 miliardi di dollari all’anno a livello mondiale. Negli Stati Uniti ne frutta più di 57 miliardi e impiega oltre 2,3 milioni di persone. Reparto che, secondo il report 2023/2027 della società di analisi Mckinsey & Co., aumenterà del 6% i ricavi annui, fino a raggiungere i 580 miliardi nel 2027. Con l’e-commerce quasi quadruplicato tra il 2015 e il 2024.
Negli Stati Uniti, ciò comporta un impatto significativo sulla creazione di posti di lavoro e sull’occupazione. Infatti, il Bureau of Labor prevede che il numero di specialisti della cura della pelle crescerà del 9% dal 2022 al 2032, che è molto più veloce della media di tutte le occupazioni.
Nuovi servizi che si espandono e le aziende che allargano la loro presenza sono in cima alla lista del trend. Al momento gode di particolare attenzione il comparto relativo al wellness e al benessere psicofisico, che vale 1000 miliardi di dollari su scala mondiale, con una previsione di crescita annua che può raggiungere il 10% fino al 2027.
Clean Market, un wellness center con più sedi da New York a Las Vegas, che in autunno ha aperto i battenti a Brookfield Place – complesso commerciale a ridosso del Financial District – offre terapie nutrizionali per via endovenosa, saune a infrarossi, crioterapia e linfodrenaggio. “Un’oasi dove rigenerarsi – l’ha definita Sean, 27 anni, impiegato dallo scorso dicembre. – Attualmente lo staff è composto da trenta persone e la nostra location è frequentata maggiormente al mattino presto o durante la pausa pranzo dai professionisti che lavorano nei dintorni. Abbiamo prenotazioni per i prossimi due mesi”.
Considerevole l’ondata di medici, in particolare dermatologi, e biologi che assumono il ruolo di nuovi interlocutori. Infatti, al fianco degli influencer ai quali chiedere consiglio, arrivano anche loro. Sean conferma: “Abbiamo un team medico che guida il cliente nella scelta di trattamenti ad personam e che li segue nel caso di cure a base di integratori”.
Al contempo continuano a guadagnare terreno le spa mediche che offrono iniettabili e il cui marketing parla chiaro: il target si allarga e i messaggi sono diretti sempre più ai giovanissimi. UpKeep Spa, con sedi tra il Texas, New York State e la Florida, sembra andare dritta al punto con lo slogan “not your mother’s spa” (letteralmente, “non la spa di tua madre”). Gen Z, insieme alla generazione Alpha – tra i maggiori responsabili del boom del settore beauty degli ultimi anni – da suggerimenti e prove virtuali sui social ora si dirigono ai centri estetici.
Skin Laundry offre trattamenti laser che vanno dalla cura dell’acne al resurfacing (ringiovanimento totale della cute), ma anche semplici sessioni illuminanti dopo la secchezza causata dal clima invernale. Partita dalla California nel 2013, a distanza di dieci anni, la società ha aperto 23 centri, 10 dei quali presenti a New York e due aperti negli ultimi sei mesi. Abele – 22 anni, technician nella sede di Tribeca – confida di essere stata assunta quattro mesi fa insieme ad altre tre coetanee. “Siamo in sedici e facciamo turni di otto ore. Serviamo soprattutto clienti giovani di entrambi i generi. Molti hanno sofferto o soffrono di acne per cui la maggioranza acquista trattamenti multipli”. Il che significa frequenza costante nel tempo e, ipoteticamente, maggiori ricavi nel futuro.
In sintesi, l’industria della bellezza, settore che attira in modo trasversale tutti, è buona amica dell’economia.