In questi ultimi giorni non si parla d’altro: Harry Potter è arrivato in Sicilia. Le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale ci permettono di dar vita a prodotti nuovi e particolari. Allora, accade che la storia del maghetto più famoso del mondo, ideato dalla penna di J.K Rowling, venga raccontata con tanto di cliché mafiosi. Il portale Wired.it, attraverso un articolo scritto da Paolo Armelli, ha spiegato come è nata la nuova versione della saga. Le ambientazioni gotico – anglosassoni sono state sostituite da una cittadina dell’isola e il merito è tutto delle magie digitali. I personaggi Harry, Hagrid, Voldemort e la professoressa McGranitt ricordano i celebri personaggi del Gattopardo o del Padrino.
La colonna sonora ricorda le musiche di Morricone e i vestiti sono simili a quelli utilizzati nei film di mafia più conosciuti. Tutte le voci e le battute vengono recitate in italiano: “Sei un mafioso, Harry”, è la frase pronunciata da Hagrid che dà il via ad un universo parallelo in cui Harry appartiene ai clan che lottano per il potere.
Le parole “Avada Kedavra”, si sono trasformate in “Avada Vendetta” e fanno pensare subito alla criminalità organizzata.
Non sappiamo che cosa dobbiamo aspettarci dall’intelligenza artificiale. Certo, questa idea di un Harry Potter mafioso, e della trasformazione di tutti i personaggi di Harry Potter a mafiosi, è stata un’idea piuttosto in linea con lo stereotipo del siciliano mafioso.
Un pensiero che si riconduce a situazioni recenti. L’immagine del Padrino, ritrovata nel covo di Matteo Messina Denaro, è servita per evidenziare un luogo comune.
L’intelligenza artificiale mostra diversi aspetti positivi legati al progresso della scienza e anche aspetti negativi.
Un drone Usa guidato da IA ha ucciso il suo operatore durante una simulazione. Ancora non ci sono le conferme, e forse non ci saranno mai, però alla stampa questa notizia è arrivata e l’ha diffusa.
Il concetto di privacy è cambiato. Il portale Il Mattino.it riporta una notizia che potrebbe cambiare la sorte di tante coppie. Una giovane ha chiesto ad Alexa: “Dove si trova Marco?” nel tentativo di scoprire il tradimento del fidanzato. La ragazza abita a Milano insieme al suo partner e ha domandato ad Alexa dove si trovasse il giovane. Purtroppo, i suoi sospetti sono stati confermati: era da un’altra donna.
Bisogna anche tener conto della robotizzazione delle nostre vite. Il primo giornalista robot è cinese e sempre la Cina ha inaugurato il 2022 con una notizia che sta facendo molto discutere l’opinione pubblica. A Shanghai è nato il magistrato-robot.
Non dobbiamo perdere di vista il fatto che noi siamo esseri umani e che abbiamo bisogno di tanta umanità. Un robot programmato può svolgere diversi compiti e può ottenere risultati con ritmi e velocità che non appartengono agli uomini, ma non so se potrà mai superare l’uomo. La certezza è che l’intelligenza artificiale non deve favorire le devianze e non deve peggiorare la nostra società.
Abbiamo bisogno di essere più umani e di recuperare tanti valori che sembrano essere perduti. Allo stesso tempo, non possiamo far finta che intorno a noi non stia succedendo niente. Le innovazioni tecnologiche e i prodigi della scienza sono incredibili e ci mostrano il loro volto. Quello che pensavamo impossibile è diventato possibile e lo stiamo osservando giorno dopo giorno.
Ci stiamo abituando talmente tanto alle rivoluzioni che forse le rivoluzioni non ci sembrano più rivoluzioni. Siamo passati dalla tv alla radio, dai videogiochi alle piattaforme virtuali e questa seconda fase della rivoluzione tecnologica, legata all’intelligenza artificiale e al metaverso, sta cambiando il nostro modo di lavorare e di relazionarci. Le nuove tecnologie stanno donando a diversi settori numerosi servizi e questo ci deve far riflettere e ci deve far comprendere quelle che sono le prospettive di una scienza al servizio degli altri.
Mi preoccupa di più una scienza contro il prossimo. Mi preoccupa che un’arma, di qualsiasi tipo, possa partire dall’altra parte del mondo e possa andare ad uccidere la popolazione, perché mi ricorda i film terribili di fantascienza. Vorrei che ogni persona recuperasse quelle emozioni e quei sentimenti positivi per regalare alle nuove generazioni un futuro migliore, fatto di scienza e di tanto altruismo.