Viviamo in un mondo capovolto. Pensiamoci un attimo: andare al ristorante è diventata la nostra massima ambizione di vita. Si va per provare i piatti dello chef stellato, ma anche per farsi vedere, per sfoggiare una bella donna o un vestito firmato, per incontrare gli amici e dopo per vantarsi di esserci stati. Per vino e cibo non badiamo a spese. Ma si tratta semplicemente di riempire la pancia.
Perché allora gli diamo tanta importanza? Perché il cibo è vietato, il sesso permesso in questo secolo. Non si trasgredisce più sessualmente e nessuno ha più voglia di cimentarsi in una pratica che ha perso attrattiva. Mangiare a dismisura, come facciamo un po’ tutti, è invece peccato: il cibo ingrassa e si commette un attentato al proprio fisico a passare da un ristorante all’altro, mentre il sesso non ha contrindicazioni dal punto dell’eccesso. Anzi, aiuta a stare in forma.
Idea: allora facciamolo strano, il pranzo. Ci buttiamo nei sushi, nei piatti destrutturati, nella cucina molecolare… convinti che non ingrasseremo. Di certo il nostro portafoglio dimagrirà, ma come possiamo pensare di dimagrire se mangiamo sushi intinto di Philadelphia o un tristissimo tiramisù servito a mo’ di un mucchietto di mascarpone, una ciotolina di uovo sbattuto e tre biscotti savoiardi? Sempre quelle sono le calorie e non sa di nulla, essendo la pietanza scomposta.
Sorvoliamo sulla cucina molecolare, che utilizza addensanti, oli vegetali, azoto liquido. Ahinoi! Mi sento in colpa di aver disprezzato la cucina della nonna durante la mia infanzia. Il pane fatto in casa quasi dolce, la pinza pasquale, la carne impanata, il pesce fritto, le polpette al sugo con il purè, i risotti… Profumi e sapori che non proverò mai più.
Pensare di mangiare e non ingrassare è una contraddizione in termini. Quando si mangia, si ingurgitano calorie. E come fare se ormai pranzare è un fatto sociale, anzi ormai è l’unico pretesto per incontrare degli amici o per trattare un affare. Gli antichi Romani si incontravano per discettare di letteratura, filosofia, poesia passeggiando in un giardino o a mollo alle terme. Ora al massimo si va al cinema o a teatro in due. Più gettonato il viaggio di gruppo, salvo poi dire: mai più. Caio mi ha scassato le scatole, Tizia era sempre in ritardo, Sempronio si lamentava di continuo…
Invece trovarsi al ristorante va bene a tutti: si sta insieme al massimo due ore, si parla di niente (banalità quotidiane) o di amici non presenti o di altri ristoranti stellati o di viaggi fantastici, tanto per farsi invidiare un po’. Una noia mostruosa. E poi a casa a versare lacrime di coccodrillo dopo esser scesi dalla bilancia. È proprio spietata, mi imbroglia, non funziona, pensiamo infantilmente. Quando decidiamo di non salirci più, ci avviamo, a nostra insaputa, lungo il viale dell’obesità o del tramonto, che dir si voglia.
Non saprei che dieta consigliarvi: le ho provate un po’ tutte, con scarsi risultati. La migliore è il digiuno: basta cucirsi la bocca per almeno una giornata, ma poi si recupera velocemente il peso perduto. Qualche risultato a breve termine lo dà il digiuno a intermittenza: digiunare la sera e non toccar cibo per 12 ore. A scelta si può farlo: dalle 5 di sera alle 9 del mattino o dalle 6 alle 10 o dalle 8 alle 12. Si dimagrisce in fretta, ma si recupera in fretta se poi si frequentano nuovamente i ristoranti o il frigorifero con assiduità.
Quando nella dieta intermittente si rientra nel periodo di ristoro, si po’ mangiare di tutto – dice il coach. Un mio amico l’ha preso alla lettera: e giù per il gargarozzo pastasciutte e pasticci, arrosti e spezzatini, babà al rum, crostate, tiramisù fino alle cinque del pomeriggio. In effetti anche la bilancia è andata su.
Ho provato a scaricare la app del digiuno intermittente, che promette di rafforzarti il sistema immunitario gratuitamente, ma al sesto passaggio ha tentato di indebolirmi il portafoglio con una serie di abbonamenti annuali, e l’ho gettata nel cestino del telefonino.
Volevo consigliarvi come salvarvi dalle diete e fare piuttosto qualche veloce digiuno. Ma a ben pensarci, l’unico saggio consiglio è di non fare digiuno di sesso. Altrimenti non si muore, ma si ingrassa.