Bravi, forti, caparbi. Si sogna San Diego, grazie all’italoamericano John Andreoli, decisivo: l’ultimo inning è stato vinto col suo colpo. L’Italia del baseball si conferma grande, e batte il Messico 10-9 in rimonta. Una gara sofferta, e per questo perfetta, quella di ieri. Il Girone D del World Baseball Classic è iniziato bene per gli azzurri, che ridanno ai tifosi messicani lo stesso incubo di 4 anni fa. Soffrono tutta la gara, inseguono e pareggiano. Poi, sotto 5-9, ecco l’impresa.

I primi inning sono di sudore e cervello. L’Italia del CT Marco Mazzieri subisce un fuoricampo di Quiroz che colpisce la pallina quanto basta per farla volare verso i 20mila accorsi allo stadio de Jalisco di Guadalajara. E si fa dura. I sombrero passano in vantaggio tre volte, e vengono raggiunti 2 volte sul pari (1-1- e 4-4) prima di provare la fuga, riuscita per un pelo. Il ct nella nostra Nazionale lo aveva detto: “In una gara secca può succedere di tutto, possiamo giocarcela con chiunque”. Infatti.
Giusto sapere cosa c’è stato, però, alle spalle degli italiani: ritardi nei voli dall’Arizona, che li hanno fatti arrivare a notte fonda in hotel. Con la tensione e il sonno diventati forza di volontà da vogatore navigato.
“Nell’ultimo inning è successo qualcosa di eccezionale – spiega il coach – “però dal mio punto di vista i ragazzi hanno giocato una partita offensiva incredibile, hanno giocato per vincere ogni lancio, mai domi, con grandi turni di qualità e quando riesci a metterne in piedi così tanti contro il miglior closer della Major League c’è tanta soddisfazione. Dal primo all’ultimo siamo stati grandi lottatori. E’ scattata la scintilla per la carica finale. Superare il turno ragazzi così fa dei ragazzi giocatori encomiabili. Complimenti a tutti, hanno dimostrato che determinazione, passione ed energia danno i frutti. Fuori in pochi ci credevano, dentro noi ci credevamo tanto”.
Lo spettacolo lo hanno dato i battitori: sei fuoricampo totali (4 dell’Italia, che batte il record di squadra al Classic) e altrettanti doppi, per un totale di 25 valide.
C’è poi la soddisfazione di aver vinto almeno una partita nelle quattro edizioni del Classic. Gli azzurri hanno fatto il primo passo verso il trasferimento in California, dove si giocheranno il secondo turno (a San Diego) e le Final Four (Los Angeles), prima però le sfide del girone con Venezuela (domani, sabato 11 alle 21.30) a Portorico (domenica 12 alle 21).