
Non ha bisogno di molte presentazioni, Lidia Bastianich, ambasciatrice della cucina italiana negli USA, a cui la città romagnola di Forlimpopoli, patria di Pellegrino Artusi, il padre della moderna cucina italiana, ha consegnato lunedì 2 dicembre, il premio omonimo “quale cuoca, scrittrice e imprenditrice, per la straordinaria vita personale e professionale, che costituisce un caso esemplare di italiana di successo nel mondo”.
“È la prima volta che vengo a Forlimpopoli e sono davvero felice di essere qui a ritirare un premio dedicato all’Artusi – ha detto una sorridente Lidia Bastianich-. Il suo Manuale è stato per me un punto di riferimento, mi ha fatto conoscere la cucina italiana delle varie regioni e in tutti i miei locali c’è una copia del libro tradotto”.
Autrice di best seller con ben dodici pubblicazioni di cucina, imprenditrice di successo con numerosi locali, Lidia Bastianich è, negli States, una voce più che autorevole in fatto di cucina italiana, che racconta nel programma Lidia’s Kitchen sulla Pbs, seguito ogni settimana da 50 milioni di spettatori.
“Il cibo italiano è il numero uno negli Stati Uniti – ha detto ancora Lidia – Gli americani adorano l’Italia e hanno visto nella mia storia personale di italiana un punto di riferimento. Ogni anno vengo nel vostro Paese almeno 5 o 6 volte, giro la Penisola alla ricerca delle cucine locali e dei suoi prodotti per poi raccontare il tutto nei miei programmi. In televisione presento la cucina di casa, quella semplice, dei prodotti stagionali, dei giusti condimenti, quella che si può realizzare tra le pareti domestiche”.
Fondamentale nel percorso di Lidia Bastianich l’influenza della nonna, che oggi ha 98 anni. “Sono cresciuta con lei in campagna a Pola, in mezzo agli animali, ai prodotti della terra. Quando sono emigrata negli Stati Uniti nel 1958, è stato il cibo a ricordarmi la mia infanzia, i profumi d’un tempo, i prodotti. Cucinare mi faceva stare bene, perché mi riportava a quel tempo andato. Posso dire che ancora oggi sto masticando la mia infanzia”.
Il suo è stato un cammino graduale. Il primo locale porta la data del 1971 ed è il Buona Vita nel Queens, dove Lidia affianca per 10 anni uno chef italoamericano e prende consapevolezza del fatto che, negli USA, mancavano le materie prime italiane per poter rendere autentica la cucina del Bel Paese. Da lì, inizia a girare l’Italia in lungo e in largo, a setacciarne i territori e a conoscerne i prodotti. Cosa che continua a fare anche oggi.
La svolta arriva però qualche anno dopo con Felidia, locale a Manhattan che riceve le attenzioni di tutti. “Un giornalista famoso, incuriosito dalle nostre proposte regionali, ci fece una recensione molto positiva e così arrivarono le luci della ribalta”.
Felidia ebbe tanto successo da scomodare Julia Child che si presenta a cena con James Beard, uno dei più famosi critici americani. Mangiano il suo risotto e Julia le chiede di insegnare agli americani in tv come si fa. “Facemmo allora due puntate –racconta ancora Lidia-, la prima dedicata al risotto, la seconda alle orecchiette. E’ nata così la mia presenza televisiva, che dura da 20 anni”.
Al termine della cerimonia, Lidia Bastianich non ha nascosto di sentirsi una persona fortunata, sintesi perfetta di due grandi culture: quella italiana del bello e del mangiare bene, quella della curiosità e del marketing americano.
La cerimonia di consegna del premio, coordinata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Forlimpopoli Paolo Rambelli, ha visto il saluto del sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini e della presidente di Casa Artusi Laila Tentoni.