L’iconico cereale americano diventa italiano: per 3,1 miliardi di dollari, Ferrero ha comprato WK Kellogg, segnando così il debutto del gruppo in una nuova categoria merceologica, per un mercato da miliardi di dollari all’anno. Nel passaggio di proprietà il colosso piemontese ha offerto 23 dollari per azione in contanti, un premio del 40% rispetto alla media dei prezzi delle ultime quattro settimane. Infine, la società americana ha promesso di uscire da Wall Street.
L’acquisizione di WK Kellogg “fa parte del piano di crescita strategica di Ferrero – si legge nel comunicato – e amplia la portata dell’azienda in più occasioni di consumo con marchi rinomati e amati e una forte rilevanza per i consumatori”. In Nord America, il colosso piemontese conta già oltre 14.000 dipendenti distribuiti su 22 stabilimenti produttivi e 11 uffici amministrativi. Con questa operazione, Ferrero si occuperà di rilanciare negli Stati Uniti, in Canada e nei Caraibi la produzione e commercializzazione di tutto il portafoglio di cereali – da Froot Loops a Frosted Flakes, a Rice Krispies, a Special K –, da un paio di anni in calo a causa del cambiamento delle abitudini alimentari.
“Questa è più di una semplice acquisizione – ha commentato Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del gruppo –. Rappresenta l’unione di due aziende, entrambe con una gloriosa tradizione e generazioni di consumatori fedeli”.
Ferrero è un colosso nel settore dolciario, con un fatturato annuale di circa 21,5 miliardi di dollari (l’anno scorso ha registrato una crescita del 9%) e un portfolio di prodotti che spazia dagli snack italiani Nutella, Kinder, Tic Tac e Ferrero Rocher agli americani Butterfinger, Keebler e Famous Amos, fino ai surgelati, quali Blue Bunny, Bomb Pop e Halo Top. Negli ultimi anni, il l’azienda piemontese si è concentrata sull’espansione americana puntando su marchi conosciuti spesso in cerca di un rebranding, come nel caso di WK Kellogg. La società originaria è stata fondata nel 1894 in Michigan e, nel tempo, è stata più volte riconosciuta come l’inventrice dei cereali da colazione. L’ultimo ramo, quello acquistato da Ferrero che ha un valore di 1,5 miliardi di dollari e debiti per 500 milioni di dollari, è stato nato nel 2023 in seguito a una scissione, in cui il dipartimento degli snack è stato ceduto a Mars per 30 miliardi di dollari.