Come dalle varietà tradizionali, tutte le categorie dei vini possono essere frutto di uve Piwi, dai rossi ai bianchi fermi e spumantizzati.
Nel Trentino Alto Adige, enclave dello sviluppo di queste tipologie, con il “piano di incrocio” la Fondazione Mach di San Michele all’Adige porta avanti un miglioramento genetico mirato a escludere quasi totalmente le malattie fungine dai vigneti.
La vera differenza di questi vini sta nella dimensione estetica della degustazione, dove bisogna dare un nome alle sensazioni, diverse da quelle dei vini convenzionali; come la semplice e innocente ingenuità del Souvignier Gris Spumantizzato, il coinvolgimento amicale del Solaris bianco fermo o rifermentato, il caldo abbraccio materno del rosso Merlot Khorus.
Considerato che gli impianti di queste varietà sono a conduzione bio o rigenerativa, i vini Piwi educano il palato alla sensazione di naturalità, spesso deviata da un pentagramma di aromi schematizzato.