Nel frenetico mondo dei social media, la sottile arte del connettersi con il prossimo si sta via via perdendo. Dopo un viaggio dall'altra parte del mondo, ho iniziato a pensare all'idea di dover parlare con qualcuno senza avere una lingua in comune e al come questa cosa, come il vino, possa aiutare a creare una connessione più profonda con gli altri.
Sono appena tornata da un viaggio di piacere a Singapore. Io e mio marito non amiamo solo il vino, ma anche il cibo e Singapore è una delle capitali mondiali della cucina asiatica – se non altro per la sua varietà. Ci piace mangiare piatti locali e Singapore offre street food in molte forme una delle quali si chiama Hawker Stalls.
Ogni giorno andavamo agli Hawker stalls cercando di assaggiare più piatti possibile.
Le bancarelle più famose avevano una coda che faceva il giro dell'isolato, ma spesso abbiamo preferito bancarelle meno note (che poi vuol dire meno note ai turisti) dove spesso si parlava un inglese limitato. Ma c'è qualcosa di liberatorio nel non dover usare le parole. C'è qualcosa di semplice nella pura connessione di un sorriso.
È una delle principali ragioni per cui mi piace viaggiare in paesi di cui non parlo la lingua. A volte le nostre parole possono intralciare la connessione. A volte le nostre parole rivelano che siamo sulle difensive, diffidenti e, spesso, pieni di idee sbagliate. Quando non hai altro che un sorriso a disposizione, è più facile connettersi.
Nei miei primi anni a New York le mie giornate erano fatte di lunghi turni di lavoro sei giorni a settimana, mentre vivevo al YMCA e cercavo disperatamente di trovare un appartamento che potevo permettermi. Un giorno il peso di tutto ciò divenne insostenibile: stavo andando al lavoro in metropolitana e iniziai a piangere e il mio pianto si trasformò in singhiozzi. Mi sentivo molto sola in questa città così grande. Ma poi, lì sul treno, una bella donna venne da me e mi mise una mano sulla spalla. Alzai gli occhi e lei mi sorrise.
Non ebbi modo di parlarle e non so nemmeno se parlasse inglese, dato che molte persone a New York City non parlano correntemente la lingua. Ma non aveva importanza. Era meglio restare senza parole. In quel momento mi sono sentita connessa, ho sentito di non essere sola.
Questo tipo di esperienza non si limita a quando siamo in viaggio all'estero o al trovarsi in una città dove si parlano molte lingue diverse. Possiamo avere la stessa esperienza con qualcuno che conosciamo bene, davanti ad un bicchiere di vino. Un bicchiere di vino non solo ci consente di creare una connessione con qualcuno di nuovo, ma può aiutarci a riconnetterci. Nei tempi moderni, siamo circondati da costanti distrazioni, al punto che non riusciamo a mantenere una connessione con le persone speciali che sono intorno a noi. Un buon bicchiere di vino ci fa riflettere sull'odore e il gusto, ci costringe a prenderci del tempo e quando siamo seduti di fronte a una persona cara ci prendiamo una pausa per guardarla davvero. E ci accorgiamo che per lungo tempo non abbiamo avuto occasione di guardarla negli occhi. Poi ci sorridiamo, beviamo, parliamo senza parole, connettendoci con e attraverso il vino.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (meno di $15)
2013 Raats Family Original Unwooded Chenin Blanc, Sudafrica ($ 12): il Chenin Blanc proviene tradizionalmente dalla Valle della Loira in Francia, ma il Sudafrica è diventato una seconda casa per il Chenin. Qui si producono gustosi vini bianchi con aromi di mela matura e deliziose note di caprifoglio. Questa bottiglia è un ottimo esempio di Chenin sudafricano poco costoso e facile da bere, ma esistono altri splendidi Chenin Blanc sudafricani più costosi e complessi.
Per le occasioni speciali (tra $15 e $50)
2014 Wolffer Estate Rosé, Long Island, New York ($ 18): Una delle più famose cantine di Long Island nota soprattutto per il rosé, tanto che c'è sempre una crisi di rosé a New York alla fine dell'estate quando le scorte si esauriscono. Un bel colore rosa chiaro e note di rame con fresco sapore di fragole e sentori di timo secco. Viene venduto con il tappo a vite, in modo che sia più facile aprirlo in spiaggia o al parco.
Fantasia (più di $50)
2008 Fessina Musmeci Etna Rosso, Sicilia ($ 55) (95% Nerello Mascalese e 5% Nerello): Colore granato chiaro con mineralità affumicata, petali di rosa e tabacco dolce – afrori molto complessi e sexy. È il classico vino che potresti odorare e sorseggiare tutto il giorno.
Infine, sono felice di annunciare che il 13 luglio sono stata nominata Emerging Wine Writer of the Year dal Roederer International Awards Wine Writers.