Venerdì scorso, 26 giugno, una sentenza storica della Corte Suprema degli Stati Uniti ha garantito il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso. A mio parere, questa sentenza era necessaria per avvicinarci alla vera uguaglianza per tutti i cittadini americani. Ma rispetto il fatto che per alcuni questa possa essere percepita come una minaccia ad una certa idea tradizionale di matrimonio. E questo mi fa pensare a un dibattito che ricorre spesso a New York: scelte tradizionali contro scelte moderne. Scelte che riguardano anche il mondo del vino.
Tanti anni fa, quando sono arrivata a New York City, i vini che bevevo si dividevano tra vini del vecchio mondo e vini del nuovo mondo. I vini del vecchio mondo sono quelli che vengono da paesi con una cultura enologica di lunga data come l'Italia, la Francia e la Spagna; i paesi del nuovo mondo erano invece quelli che si erano affacciati relativamente di recente nel mondo della vinificazione, come Stati Uniti e Australia.
All'inizio i vini prodotti negli Stati Uniti non godevano del rispetto della comunità internazionale. La degustazione del 1976 a Parigi, meglio nota come il Giudizio di Parigi, cambiò la percezione sui vini californiani e, di conseguenza, sui vini del nuovo mondo in generale. La giuria era composta principalmente da noti degustatori francesi che alla fine scelsero due vini della California come miglior rosso e bianco. Fu un campanello d'allarme per i paesi europei che iniziarono a rendersi conto che esistevano metodi di produzione del vino moderni che anche i paesi del vecchio mondo dovevano iniziare a prendere in considerazione.
Ma non mancarono quelli che criticarono queste pratiche moderne affermando che fossero una minaccia e causassero il declino delle espressioni culturali caratteristiche nei vini: queste tecniche creano uno stile di vini omogeneo a livello internazionale che ha lentamente favorito la perdita di antiche tradizioni.
È interessante che la stessa argomentazione sia stata utilizzata da coloro che si oppongono al matrimonio tra persone dello stesso sesso che si teme possa rappresentare una minaccia all'istituzione del matrimonio tradizionale, inteso come unione esclusivamente tra un uomo e una donna; che possa mettere in discussione l'idea di una famiglia tradizionale rappresentata da un uomo, il padre, e una donna, la madre.
Vivendo a New York mi trovo a far fronte ogni giorno a molte opinioni diverse. I newyorchesi amano esprimere le proprie opinioni, per strada, in metropolitana o al negozio di quartiere. Alcuni sono a favore di questa sentenza, altri sono contrari. Mi piace dovermi confrontare ogni giorno con tutti questi diversi pareri, perché apre la mente ai vari punti di vista.
È come il dibattito tra metodi di vinificazione tradizionali vs moderni. Uno dei due è migliore dell'altro? Penso non sia così facile dire che l'uno è buono e l'altro cattivo. Ci sono argomentazioni valide su entrambi i fronti e di conseguenza dobbiamo chiederci: cos'è che più di ogni altra cosa ci unisce come amanti del vino? E la risposta è che entrambe le cose siano consentite.
Ecco perché New York è una città fantastica: tutte le culture e le più diverse tipologie di persone sono tollerate e, di conseguenza, in questa città abbiamo ogni vino proveniente da ogni luogo del mondo qui rappresentato. Le persone non si sentono confinate ad una tradizione specifica e possono far splendere i propri, unici, colori.
Non dovremmo perdere quei preziosi aspetti tradizionali che rendono certi vini, così come certe persone, speciali; ma sforziamoci di perfezionare quelle tradizioni in modo che siano ancora migliori per le generazioni future.
I consigli di Cathrine
Per tutti i giorni (meno di $15)
Lambrusco Amabile Cantina di Sorbara NV, Emilia-Romagna, Italia ($9): Un allegro rosso semi-dolce e leggermente frizzante. È un vino delizioso che si abbina perfettamente alla pizza durante i mesi estivi. Un'ottima alterativa al prosecco quando si vuole un po' più di corpo e aromi di frutta rossa. Va servito freddo.
Per le occasioni speciali (tra $15 e $50)
2012 Chateau Montelena Chardonnay, Napa Valley, California ($45): Lo Chardonnay Chateau Montelena 1973 si aggiudicò il primo posto come miglior bianco durante il Giudizio di Parigi. Il film Bottle Shock è ispirato a questa storica azienda vinicola americana. Il loro è un bello Chardonnay, con aromi di pesche mature, un corpo abbondante, sentori di vaniglia e lillà. Un classico Chardonnay della Napa Valley.
Fantasia (più di $50)
2010 Bedell Musée Red Blend, Long Island, New York ($90): Long Island ha fatto tanta strada in trent'anni in materia di vinificazione e questo Musée ne è un esempio stupefacente. Complessi aromi calcarei, prugne e note di cioccolato sono perfettamente bilanciati da una struttura complessa di tannini fermi, un corpo carnoso e una vivace acidità.