In un nuovo messaggio pubblicato su Truth Social, il presidente Donald Trump ha reso noto che Israele avrebbe accettato una tregua temporanea di 60 giorni nella Striscia di Gaza.
Nel testo si legge che, durante il periodo di sospensione delle ostilità, gli Stati Uniti lavoreranno insieme alle parti coinvolte per favorire una soluzione duratura. Trump ha indicato che la proposta sarà sottoposta ad Hamas con la mediazione di Qatar ed Egitto. Nel messaggio è contenuto anche un avvertimento indirizzato alla leadership del gruppo palestinese: secondo il presidente, un rifiuto della proposta potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione.
L’iniziativa è stata discussa a Washington nel corso di un incontro tra il ministro israeliano per gli affari strategici Ron Dermer e alcuni rappresentanti dell’amministrazione statunitense, tra cui il vicepresidente J.D. Vance, il segretario di stato Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff. Al momento, però, né il governo israeliano né Hamas hanno confermato pubblicamente i dettagli dell’intesa.
Uno degli elementi centrali del piano riguarda il rilascio di circa metà degli ostaggi israeliani attualmente detenuti da Hamas. Secondo fonti ufficiali israeliane, almeno venti persone sarebbero ancora in vita, mentre una trentina sarebbero morte durante la prigionia. I loro corpi si troverebbero ancora nella Striscia.
Le due parti mantengono posizioni distanti. Hamas avrebbe posto come condizione per un accordo il ritiro completo delle forze armate israeliane da Gaza, insieme a garanzie per la fine della guerra. Israele, dal canto suo, richiede il disarmo del gruppo e l’uscita dei suoi leader dal territorio.
L’annuncio di Trump è arrivato a pochi giorni da un previsto incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Negli Stati Uniti, alcuni osservatori hanno collegato la mossa del presidente alla campagna elettorale in vista delle elezioni del 2026. Nei giorni precedenti, Trump aveva già reso noto un accordo di tregua parziale tra Israele e Iran, dopo un’operazione militare congiunta contro impianti nucleari iraniani. Intanto, nella Striscia di Gaza, i combattimenti non si sono fermati. Un bombardamento nel nord di Gaza ha causato almeno 39 morti, tra cui il fotogiornalista Ismail Abu Hatab. Altri 37 decessi sono stati registrati nella zona di Khan Younis.