La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse di mezzo punto percentuale, portando il costo del denaro in una forchetta fra lo 0,75% e l’1%.
Per la banca centrale statunitense si tratta del primo aumento da mezzo punto dal 2000, ed è la prima volta dal 2006 che l’istituto decide di alzare i tassi in due riunioni consecutive: lo scorso marzo aveva infatti modificato al rialzo il costo del denaro di un quarto di punto.
Nelle intenzioni della Fed, la mossa serve a raffreddare l’economia e il mercato del lavoro degli Stati Uniti, colpiti da un’inflazione cresciuta mai così alti negli ultimi 40 anni. L’obiettivo del governatore Jerome Powell è quello di agire in fretta e incisivamente per arrestare il carovita, pur rischiando di frenare anche la crescita del PIL e quindi innescare una recessione.