Proteste o non proteste Woody Allen non delude mai: il suo nuovo film, Coupe de chance, da lui scritto e diretto, interamente parlato in francese e girato a Parigi, è un delizioso thriller romantico commedia con Lou de Laage e Niels Schneider nei panni di Fanny e Alain, due ex compagni di scuola di New York, la cui vita amorosa si accende di nuovo quando si incontrano per caso nella Ville Lumiere. Peccato che lei sia sposata con un facoltoso e spregiudicato uomo d’affari, Jean, Melvil Poupaud. Il matrimonio però è diventato noioso, Jean è innamorato ma possessivo e manipolatore e Fanny si innamora presto di Alain. Questo è di fatto l’alter ego francese di Woody Allen, uno scrittore idealista e squattrinato ma molto affascinante che filosofeggia sul fatto che la vita è soggetta al caso, ai colpi di fortuna, appunto. Jean invece crede fortemente nel fatto che la fortuna la si crea con atti di precisa volontà. A dirimere la trama arriva la madre di Fanny, Valerie Lemercier, che con i suoi occhiali tondi, l’aria confusa e le domande inopportune è l’altro alter ego di Woody Allen nel film.

A Venezia l’87enne Allen è sempre amato e ci torna sempre, con gioia, con la amata moglie Soon-yi Previn al fianco, e questa volta con Vittorio Storaro che lo spalleggia. Gli applausi in sala stampa, così come dopo la proiezione stampa e più tardi da parte del pubblico – tre minuti – non si sono fatti attendere. Ed è stato lo stesso regista a tagliarli corti avviandosi verso l’uscita apparentemente commosso, con un fazzolettino fra le mani.
Fuori c’è stata una protesta nei confronti della direzione della Biennale che “quest’anno ha deciso di invitare Woody Allen, Luc Besson e Roman Polanski, tre registi coinvolti in atti di violenza contro donne e minori” dicevano i volantini dati dagli attivisti. Ma il regista non li ha neppure visti.
Girare un film a Parigi, in francese, era tutto sommato un desiderio che aveva da tempo e che faceva parte del suo universo cinematografico. “Crescendo tutti i film che ci eccitavano a New York venivano dall’Italia, Francia o Svezia – ha detto – Addirittura avrei sempre voluto essere nato in Francia ed essere un regista francese. Ero un fan di Truffaut e di Godard, ovviamente, ho anche conosciuto Godard e ho lavorato con lui, in un suo film. Non avrei voluto, ma come fai a dire di no a Godard, è stata una tale influenza sul cinema. E tutti questi registi francesi, Chabrol e Resnais e Renoir: ero pazzo di loro. Ma ovviamente ero un regista di New York e non potevo fare il regista francese! Così, arrivato al mio 50esimo film, ho pensato di farmi un regalo. All’inizio – continua – avevo immaginato che i protagonisti fossero due americani che vivevano a Parigi. Poi ho pensato: gran parte del cast sarà francese, perché non farli tutti francesi e via? Ho potuto passare dei mesi a Parigi ed è stato meraviglioso.” Gli attori parlavano anche inglese, quando c’era un problema c’era un assistente che traduceva e del resto, aggiunge, “anche se vedi un film giapponese in giapponese e non capisci una parola sai subito se gli attori stanno recitando bene, non c’è bisogno di capire la lingua.”

Ciò detto, non si farebbe pregare due volte per tornare a girare un film a New York: “se un qualche folle si svegliasse un mattino e decidesse di finanziare interamente un mio film a New York lo farei senza esitare un momento.. ma nessuno lo fa, in America non fanno la fila per finanziare i miei film, e se c’è una cosa che odio è proprio quella di andare in giro a cercare soldi per i miei film! Quindi vado dove qualcuno mi offre di nutrire le mie fantasie!”
Del resto, nella sua vita, asserisce, è sempre stato fortunato: “Ho avuto una vita meravigliosa, una moglie meravigliosa, due figli. Sono fortunato di essere un regista e fare quello che ho sempre amato.”
Coup de Chance è il primo film di Allen da Rifkin’s Festival del 2020 e A Rainy Day in New York del 2019 che non sono usciti in America. I distributori statunitensi hanno evitato i suoi film dall’epoca del #MeToo che ha riportato a galla le accuse di Dylan Farrow di avere subito molestie da lui quando era bambina. Allen nega ogni responsabilità. Questi ultimi film sono usciti in Europa ma non hanno avuto molto successo. Coup de Chance è sicuramente uno dei suoi migliori da molto tempo, è il 50esimo e Allen dice anche che potrebbe essere il suo ultimo: chissà che i distributori americani non cambino idea e decidano di immetterlo nei cinema. Per ora è assicurata la sua distribuzione in Francia e in Italia dove uscirà il 6 dicembre con Lucky Red.