Il NYFF, prodotto da Film at Lincoln Center, è alla sua 59esima edizione. Quella dell’anno scorso è avvenuta su zoom, perché si era in piena pandemia e l’isolamento era fondamentale per il contenimento del virus. Quest’anno… siamo ancora in piena pandemia, ma di diverso c’è il vaccino, che nonostante una parte di mondo si ostini a contrastare con violenza inaudita e criminale, permetterà alla manifestazione di tornare live. Alcuni eventi saranno all’aperto e fruibili virtualmente ma con prova di vaccino (compiuto da almeno due settimane) e mascherine si potrà tornare nelle sale.
“Non vediamo l’ora di accogliere di nuovo il pubblico del NYFF al Lincoln Center quest’autunno, e quale modo migliore!” ha dichiarato il direttore della manifestazione Eugene Hernandez, sottolineando la svolta virtuale adottata l’anno scorso: “il festival ha viaggiato da Brooklyn al Queens, al Bronx e in tutto il paese attraverso il Virtual Cinema. Quest’anno siamo tornati nella nostra casa nell’Upper West Side, ma continuiamo ad esplorare nuovi luoghi e nuovi modi per interagire con il pubblico in persona, all’aperto e on line – rimanete collegati!”

Anche quest’anno, sono cinque le sezioni dei film in programmazione: Main Slate(cuore e fulcro storico del programma), Currents (che integra la precedente cercando di tracciando un quadro più completo del cinema contemporaneo, dando enfasi a forme e voci nuove ed innovative), Spotlight (vetrina dei film più attesi e rilevanti della stagione), Revivals (selezione di opere importanti di rinomati registi digitalmente rimasterizzate e restaurate, preservate grazie al sostegno di generosi partners) e Talks (dibattiti approfonditi con registi, critici e curatori ).
Ad inaugurare la manifestazione, il 24 Settembre, “Tragedy of Macbeth” di Joel Coen. Il regista dirige Denzel Washington e sua moglie Frances McDormand in questo adattamento in bianco e nero che il comunicato stampa definisce “un’opera di crudo chiaroscuro e ira incantatrice…un film tormentato con lo sguardo fisso, e la bocca spalancata, davanti ad un mondo afflitto, sgretolato da cieca avidità e sconsiderata ambizione”. Diversi anni fa, fu la stessa McDormand a chiedere al marito di dirigerla in scena ma il regista si rifiutò perché insicuro in veste di direttore teatrale. Ma quando nel 2016 Daniel Sullivan mise in scena l’opera, Joel Coen è rimasto talmente colpito dall’interpretazione di Lady Mcbeth di Frances da decidere di volerla dirigere eccome! Bastava concepire una versione cinematografica. Ed ecco una lettura della tragedia che, rispetto alla drammaturgia originale, vede i protagonisti in “età post-menopausa” – il che aggiunge una certa urgenza e gravità alla loro ambizione – e trasla il genere verso il thriller. Lo stesso Coen afferma: “È interessante come Shakespeare sia riuscito ad anticipare alcuni temi che nei primi del novecento sono risultati ricorrenti nella letteratura gialla americana… quella che leggevo da ragazzo. Ho pensato sarebbe stato interessante portare alcuni di questi aspetti nella produzione del film”.
Il Festival comincerà 24 settembre, i biglietti saranno in vendita a partire dal 7 e si concluderà il 10 ottobre.
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