President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in Spettacolo
November 27, 2014
in Spettacolo
November 27, 2014
0

Dopo cento anni l’incendio del Triangle non si è ancora spento

Monica StranierobyMonica Straniero
Un'immagine del documentario Triangle

Un'immagine del documentario Triangle

Time: 2 mins read

 

Triangle è il nome della fabbrica tessile che prese fuoco nel 1911 a New York causando la morte di 146 persone, la maggior parte emigrate italiane ed ebree. Sistemi di sicurezza inesistenti e porte chiuse a chiave, perché i padroni temevano che le operaie facessero pause troppo lunghe o commettessero furti, furono tra le condizioni che causarono una delle peggiori tragedie del lavoro nella storia della città di New York. A quel tempo dominata dalle logiche spietate del capitalismo che tendeva allo sfruttamento dei lavoratori senza alcun riguardo per sicurezza, salute e diritti. Al processo, i proprietari della fabbrica furono assolti, ma il tragico evento galvanizzò le lotte operaie del primo Novecento per i diritti dei lavoratori e delle donne. Qualche anno dopo l’incendio della fabbrica tessile le rivendicazioni sindacali permisero così l’emanazione delle prime leggi su sicurezza e l’introduzione del salario minimo.

“Eppure nella attuale congiuntura economica, il capitalismo moderno si pone il problema di riportare i lavoratori alle condizioni iniziali dello sviluppo industriale” dice Costanza Quatriglio, la regista del documentario Triangle presentato al Torino Film Festival 2014 nella sezione Diritti &Rovesci. Il 3 ottobre del 2011, a cento anni da quello del Triangle, cinque donne, dai 36 ai 14 anni, perdono la vita sotto le macerie di una palazzina della città di Barletta, crollata su un maglificio fantasma situato nel seminterrato. Le immagini e le testimonianze della tragedia di New York, avvenuta in un momento in cui la città si plasmava sulle esigenze del nuovo concetto di uomo del futuro, artefice di un mondo nuovo, affiancate e sovrapposte a quelle attuali della strage di Barletta, testimoniano così un brutale salto all’indietro, e nel vuoto, sul tema dei diritti dei lavoratori. “Ma la mia intenzione non era quella di stigmatizzare l’accaduto, che per la città rappresenta ancora una ferita aperta, quanto riflettere su un tema universale, il crollo di un’intera civiltà del lavoro”.

Mariella Fasanella

Mariella Fasanella, unica sopravvissuta a un incidente in un maglificio a Barletta, nel 2011

“Ma perché il palazzo non crollava se stavamo in regola?”, chiede l’unica sopravvissuta al crollo di Barletta, Mariella Fasanella. Parole di chi non ha alcun diritto né alcuna percezione di avere diritti ma che sul lavoro si costruisce l'identità e la dignità. “La globalizzazione dell’economia e il venir meno di qualunque collegamento internazionale dei lavoratori hanno creato infatti le condizioni per questo ritorno in grande stile a forme di dipendenza schiavale. Una nuova forma di lavoro che non ha difesa né rappresentanza, dove manca il conflitto di classe e tutto pare abbandonato alla contrattazione impari di soggetti singoli”, aggiunge Quatriglio.

Dal confronto tra i filmati d’epoca di Triangle e le immagini attuali, che mostrano la rivolta dei nuovi schiavi, i lavoratori delle catene di fast food americani, composti da milioni di irregolari senza documenti, rivive la storia del movimento operaio americano e dell’immigrazione. Ma si sa historia magistra vitae non funziona mai, è più probabile che si ripeta.

 

Share on FacebookShare on Twitter
Monica Straniero

Monica Straniero

DELLO STESSO AUTORE

“Arte Sostantivo femminile”: premiata l’artista rivoluzionaria Marina Abramovic

“Arte Sostantivo femminile”: premiata l’artista rivoluzionaria Marina Abramovic

byMonica Straniero
11 sfumature di… carbonara. Nel segno dell’uovo, la cucina di Barbara Agosti

11 sfumature di… carbonara. Nel segno dell’uovo, la cucina di Barbara Agosti

byMonica Straniero

A PROPOSITO DI...

Tags: dirittidiritti dei lavoratoridocumentariolavoratricisicurezza sul lavoroTorino Film FestivalTriangle Shirtwaist Factory
Previous Post

New York e l’ONU insieme in nome delle donne

Next Post

Grillo è “stanchino” e se ne va: un grazie “oggettivo” e non ironico

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

La cultura underground a Roma è dalla parte delle ragazze

La cultura underground a Roma è dalla parte delle ragazze

byMonica Straniero
Fahrenheit di Michael Moore: la menzogna nell’era Trump

Fahrenheit di Michael Moore: la menzogna nell’era Trump

byMonica Straniero

Latest News

Via libera del Congresso all’accordo bipartisan contro le armi libere

Via libera del Congresso all’accordo bipartisan contro le armi libere

byMarco Giustiniani
Da vedere: weekend d’arte al museo, in galleria, o per strada

Da vedere: weekend d’arte al museo, in galleria, o per strada

byFrancesca Magnani

New York

Da vedere: weekend d’arte al museo, in galleria, o per strada

Da vedere: weekend d’arte al museo, in galleria, o per strada

byFrancesca Magnani
Il porto di New York diventa un punto di ristoro e spionaggio per i delfini

Il porto di New York diventa un punto di ristoro e spionaggio per i delfini

byMaria Sole Angeletti

Italiany

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

Con il falso Made in Italy gli Usa vogliono invadere il mercato europeo

byLa Voce di New York
Lo staff di In Scena!

In Scena! Sipario sul festival del teatro italiano a New York che reagisce alla pandemia

byManuela Caracciolo
Next Post

Renato Zacchia, dal teatro alle auto, dalla Sicilia a New York in uno scatto

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In