La morte del rapper Coolio, avvenuta nel settembre del 2022, è stata causata dagli effetti di un cocktail letale di fentanyl, eroina e metanfetamine.
A rivelarlo è stato Jarez Posey, il manager del cantante statunitense, che ha comunicato i risultati dell’autopsia effettuata dal medico legale della contea di Los Angeles.
Sei mesi fa, l’artista originario della Pennsylvania – il cui vero nome è Artis Leon Ivey Jr. – era stato trovato privo di sensi sul pavimento del bagno nella casa di un suo amico a Los Angeles. Al momento della sua morte, il rapper 59enne soffriva di asma e disturbi cardiaci. Nonostante avesse appena fatto uso di PCP (fenciclidina), a causare il decesso sarebbe stato l’uso di fentanyl e altre droghe pesanti.
Nato a Monessen, in Pennsylvania, Coolio era cresciuto a Compton, un quartiere tradizionalmente afroamericano di Los Angeles. Dopo aver lavorato come vigile del fuoco volontario, Ivey iniziò a registrare musica negli anni ’80 e divenne presto un’icona del rap della West Coast. Fu però solamente con l’uscita di Gangsta’s Paradise (1995) che Coolio si guadagnò un posto d’onore nella storia dell’hip-hop, vincendo persino un Grammy.
Nel corso della sua carriera quarantennale, l’artista ha registrato otto album in studio e ha vinto un American Music Award e tre MTV Video Music Awards.