Questo novembre del 2022 verrà ricordato nei prossimi anni come uno dei passaggi chiave nell’esplosione di una delle voci femminili più promettenti della scena hip hop americana.
GloRilla ha pubblicato venerdì 11 novembre il disco di debutto su CMG/Interscope Anyways…Life’s Great, EP di mezzora e nove tracce che dal titolo suona fin troppo umile per i traguardi che sta raggiungendo e i consensi che inizia a riscuotere a tutti i livelli.
Lo stesso giorno, per uno strano segno del destino, è uscito il sedicesimo album in studio di NAS, terzo capitolo della saga King’s Disease del leggendario rapper newyorchese. In “’Til My Last Breath”, bonus track di chiusura dell’album, NAS rappa “I’m applying pressure, I see why she prеssed (Why she pressed)/ When she with me she GloRilla, FNF (FNF)/ N-A-S, I’m steppin’ ’til my last breath (My last breath, yeah).”
Una menzione che testimonia come “F.N.F.”, una delle hit di GloRilla più ascoltate e ballate dell’anno (chi è attivo su TikTok ricorderà la contagiosa #FNFChallenge), sia già parte dell’immaginario collettivo, a poco più di sei mesi dall’uscita. Come se non bastasse è di qualche giorno più tardi l’ufficializzazione della nomination ai Grammys 2023 alla categoria Best Rap Performance, dove Glo sfiderà delle superstar del calibro di DJ Khaled feat. Rick Ross, Lil Wayne, Jay Z candidati con “GOD DID”, Doja Cat con “Vegas”, Gunna & Future feat. Young Thug con “pushin p” e Kendrick Lamar con “The Heart Part 5”, traccia che ha anticipato il celebratissimo Mr Morale & the Big Steppers, in una delle otto nomination del rapper di Compton (solo Beyoncé ne ha conquistate altrettante).
In attesa della cerimonia di febbraio 2023, per GloRilla già questa nomination può essere del resto considerata un autentico successo che chiude nel migliore dei modi un 2022 indelebile e che ha festeggiato senza mezzi termini twittando “Quando Dio è dalla tua parte, non puoi fallire”, non senza riferimenti tutt’altro che velati alle discussioni legate ai diritti della canzone con il producer della traccia, Hitkidd che non ha preso molto bene la firma di GloRilla per CMG, il collettivo etichetta già noto come Cocaine Muzik Group e oggi sotto ombrello Universal, fondato nel 2012 da Yo Gotti, figura chiave della scena rap di Memphis.
Gloria Hallelujah Woods, un nome che tradisce le origini da una famiglia molto religiosa, è nata a cresciuta nel 1999 a Frayser, stesso neighborhood di Yo Gotti che nel 1999 aveva già esordito come Lil Yo e di lì a poco avrebbe realizzato il suo primo album con l’alias che l’ha reso popolare negli States e oltreoceano, From da Dope Game 2 da Rap Game.
A Frayser gli afroamericani sono quasi nove su dieci e Gloria Woods cresce come molti suoi coetanei e sue coetanee della sua città cresce nella mitologia Southern rap e tra degli albori di Three 6 Mafia, Pooh Shiesty, oltre che di Yo Gotti. Da giovanissima alterna gli ascolti di Bow Wow, Soulja Boy, Chief. Keef e Lil Wayne con le sue attività nella chiesa del quartiere e nel coro dove canta da solista fino a dodici anni. Con sei sorelle e quattro fratelli segue gli studi da casa fino alla quinta elementare finché i servizi sociali non costringeranno la madre a iscrivere alla M-Town’s Melrose High School la figlia che poi si trasferirà alla Martin Luther King College Prep, istituto cui a settembre ha donato in riconoscenza del suo percorso di studi 25mila dollari.
Come ha raccontato nelle sue prime interviste la perdita della voce la porta ad abbandonare le sue velleità da cantante per darsi definitivamente al rap nel 2015, e con un flow del genere così agile, ruvido e Southern la scelta si rivelerà molto proficua. Inizia a registrare le sue prime tracce al telefono pubblicandole su Facebook prima di decidersi a entrare in un vero e proprio studio di registrazione dove incide il singolo 146 Freestyle, accompagnato da un video in cui mostra finalmente il suo potenziale da performer e il primo mixtape del 2019, Most Likely Up Next.
In uno dei tanti showcase per giovani promesse di Memphis, Glo si fa notare da Hitkidd, producer e beatmaker classe 1995 molto apprezzato nella scena cittadina, che la coinvolge in un progetto collaborativo tutto femminile con altre quattro MC: Gloss Up, K Carbon, Slimeroni e Aleza che si fa apprezzare nella potentissima Set The Tone che dà il nome a un EP che nel 2021 conquista milioni di streaming.
Finalmente arriva il 2022 che inizia nel migliore degli auspici con un’altra collaborazione illustre con un big di Memphis, Duck Deuce, per la straripante “Just Say That” sospinta da un improbabile quanto efficace campione del concerto di Varsavia del compositore classico Richard Addinsel.
L’esplosione come detto arriva poco dopo con “F.N.F.” che conquista il quarantanovesimo posto in Billboard con decine di milioni di ascolti in parte replicati dal remix featuring Latto e JT delle City Girls di settembre. Sempre a settembre GloRilla mette definitivamente e meritatamente entrambi i piedi nel mainstream pubblicando il remix di “Tomorrow 2” prodotta da Macaroni Toni con un ospite del calibro di Cardi B che la spinge dritta nella top 10 statunitense alla sezione Billboard Hot 100.
Il resto è storia nota, una storia ancora tutta da scrivere per una ventitreenne cresciuta ai margini di Memphis.