L’album d’esordio della ventiduenne di Dallas, Couldn’t Wait To Tell You è stato presentato in anteprima sul sito dell’icona della black music
In questa insolita estate del 2020 molte delle uscite sono state ritardate per esigenze discografiche a causa della pandemia. Altre sono nate in pieno lockdown e riflettono quell’urgenza intimista nata da settimane di chiusura in casa o – per gli artisti più fortunati – in home studio.
Rientra nel secondo caso Olivia Williams che, a dispetto dei ventidue anni di età, ha alle spalle almeno cinque anni di carriera da vocalist e producer per Dolfin Records, etichetta indie di culto della scena di Dallas, città dove Liv.e (pronuncia “liv”) è nata e cresciuta.
Il suo background familiare, come spesso ci capita di raccontare, è quello ideale per una rapida formazione musicale: la madre è la cantante solista del coro della chiesa del quartiere, il padre di professione fa il tastierista esibendosi da turnista in svariate band blues e funk texane, mentre il fratello maggiore è un batterista.
Ma tutto ciò che Olivia non vuole diventare è la batterista o la tastierista, così la produzione e la composizione musicale, almeno inizialmente, è solo un hobby. Il suo percorso artistico sembrerebbe orientato più genericamente nelle arti visuali e dopo essersi diplomata nella rinomata Booker T. Washington High School for the Performing and Visual Arts (la stessa scuola frequentata da Erykah Badu) decide di proseguire gli studi in quel di Chicago, alla SEI, dove si iscrive a un corso di laurea in architettura.
L’R&B sembra ancora uno scenario distante dai suoi interessi, ma nel giro di pochi anni arriva la svolta quando inizia a cantare sfruttando i prodigi della post-produzione digitale per rimodulare e trasformare la sua voce in uno strumento. Dolfin Records si accorge di lei rendendola una sorta di vocalist e produttrice jolly per i progetti dell’etichetta che vanno dal soul psichedelico all’R&B.
Il suo mixtape d’esordio del 2017, FRANK, è scritto interamente con Ableton e la ricerca musicale di Liv.e si focalizza sull’uso dei loop e sullo studio di ritmi sempre originali e innovativi.
Si accorge di lei Earl Sweatshirt che nel 2019 la ospita nel brano MTOMB e la convoca in tour nella pletora di collaboratori e turnisti del live project The Band che vede il guru ex Odd Future esibirsi al fianco di BbyMutha, MIKE (Na-Kel Smith e BLACK NOI$E. Quest’ultimo entra rapidamente in sintonia con Liv.e e dal confronto nascono molti spunti e produzioni che forgeranno il debut album a nome Liv.e, Couldn’t Wait To Tell You, venti tracce scritte a St Louis dove lavorava come commessa da Urban Outfitters e poi messe insieme e prodotte con il prezioso aiuto del co-produttore Daoud Anthony, già al lavoro con SABA.
Tra spoken word, abstract rap, funk, soul psichedelico e vaporose atmosfere jazzy, l’album si insinua con merito in quel filone costruito da EARL, Mike e Keiyaa, figlio ed erede delle sperimentazioni della musa Erykah Badu. Proprio lei che da sempre segue Liv.e e i suoi esperimenti, sceglie di dare spazio sul suo sito, a fine luglio, al release party dell’album.
Grazie a questa meritata e inattesa iniezione di visibilità planetaria, l’ambizioso album di Liv.e che oggi intanto si è trasferita a Los Angeles conquista nuovi fan e ascoltatori diventando l’ideale colonna sonora di fine estate.
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