Dopo Shakespeare in the Park e le tante iniziative culturali newyorkesi della bella stagione – rigorosamente all’aria aperta -, il 2 luglio anche l’Opera italiana sbarca nell’estate della Grande Mela. La bella cornice di Central Park (Naumburg Bandshell) ospiterà, infatti, i più grandi nomi della lirica made in Italy, con l’obiettivo di incoraggiare le tante e diverse comunità di New York ad appassionarsi al genere in un ambiente casual e adatto alle famiglie.
“È già un classico della stagione newyorkese”, ha affermato il Console Generale Francesco Genuardi, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento – ospitata ed introdotta dal Chairman & CEO di Brooks Brothers, Claudio Del Vecchio -. Genuardi ha infatti ricordato la prima edizione dell’iniziativa, lo scorso anno, che ha attratto a Central Park migliaia di persone. “Sarà un altro momento di grande e profondo orgoglio italiano a New York”, ha aggiunto il Console, che ha definito la manifestazione “la migliore combinazione possibile tra la cultura italiana, la musica italiana e la città di New York”.


Anche Giorgio Van Straten, direttore dell’Istituto italiano di Cultura, ha ricordato la prima edizione, un concerto che, ha detto “mi ha commosso, non soltanto perché era il giorno del mio compleanno”, ha scherzato, “ma anche perché è stato davvero fantastico”. Soprattutto, ha spiegato Van Straten, tale iniziativa sarà un’occasione per dimostrare agli americani e ai newyorkesi che la cultura italiana non è solo “qualcosa legato al passato”, ma una ricchezza che permea il presente, con i tanti talentuosi artisti che l’Italia può vantare oggi, proprio come Paola Prestini, compositrice e illustre ospite della manifestazione.
Altra peculiarità dell’appuntamento, il fatto che l’orchestra, diretta da Alvise Casellati – presidente e music director di “Opera Italiana in the Air” – sarà composta non solo dai musicisti della Metropolitan Opera, ma anche dagli studenti di istituti prestigiosi come Manhattan School of Music, Juilliard, NYU, New England Conservatory, New York Youth Symphony e altri ancora. Un modo per avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’Opera, tutt’altro che destinato ad essere idealmente confinato in un museo delle cere. Anche perché ospite d’onore dell’iniziativa, in qualità di autrice di una nuova composizione, sarà Paulina Castro, talentuosa 13enne, membro del New York Philharmonic’s Very Young Composer program. “Abbiamo bisogno di assorbire l’energia e la creatività dei più giovani”, ha sottolineato Jon Deak, fondatore e direttore artistico del Very Young Composer’s Program of the New Philharmonic. E proprio Paulina, nel raccontare lo straordinario processo di ispirazione che, appena 13enne, la porta a comporre musica a livelli professionistici, ha confessato che, alla base di tutto, c’è il desiderio “di ispirare le persone e renderle felici”.
Altra ospite d’onore, Paola Prestini, una delle principali compositrici donne nel mondo che il New York Times ha definito “the imaginative composer”. Paola ha raccontato la sua esperienza di immigrata italiana negli States – dove è arrivata quando era bambina -, Paese “dai confini aperti”, che le ha permesso, studiando alla prestigiosissima Julliard, di diventare la musicista che è oggi, preservando una costante connessione con la sua cultura d’origine, quella italiana. Altra italiana negli States, dopo diversi anni in Venezuela, Dani Bedoni, musicista classica e producer di Opera Italiana in the Air. Una iniziativa, ha detto, fondamentale non solo per promuovere la cultura italiana a New York, ma anche per alimentare la miccia del cambiamento sociale e del coinvolgimento comunitario.

Tutti ingredienti fondamentali, che già garantiscono, in certo qual modo, la qualità del risultato. Protagonista sarà poi il repertorio rigorosamente italiano, che si concentrerà su famosissime arie ed ensembles, dal Rigoletto di Verdi alla Traviata, da Il Barbiere di Siviglia di Rossini fino alle opere di Puccini. Le voci saranno quelle del soprano Larisa Martinez, della vocalist Helga Davis, del tenore Cody Austin, e del baritono David Parshall. Voci, suoni, armonie che porteranno alle orecchie degli ascoltatori l’essenza migliore, e forse più autentica, dell’Italia.