Si apre l’Umbria week, una settimana dedicata a una delle regioni italiane più ricche di storia e di cultura. Un modo per promuovere da questa parte dell’Atlantico il patrimonio di un territorio che ha molto da offrire.
Per presentare gli eventi di questa settimana, all’Italian Government Tourist Board è arrivata dall’Italia una delegazione ad hoc composta dall’assessore della regione Umbria, Fabio Paparelli, dal fondatore e direttore artistico dell’Umbria Jazz, Carlo Pagnotta e da Renzo Arbore, testimonial d’eccezione e presidente del festival musicale.
È infatti il jazz il protagonista di questa settimana dedicata all’Umbria: il famoso club Birdland ospiterà, a partire da martedì 4 giugno, una rassegna dedicata ai jazzisti italiani e alla gastronomia umbra. Si comincia con Paolo Fresu che, accompagnato da Uri Caine al piano, si esibirà alla sua tromba martedì e mercoledì. Seguirà, giovedì 6 e venerdì 7, lo Stefano Bollani Trio con Bollani al piano, Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria. A chiudere la rassegna sarà, sabato e domenica, l‘Enrico Rava Quintet Tribe con Rava alla tromba Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al piano, Gabriele Evangelista al basso e Fabrizio Sferra alla batteria. Un assaggio dell’Umbria Jazz (in programma a Perugia dal 5 al 14 luglio) che potrà essere accompagnato dai sapori di quella stessa regione. Durante il concerto, infatti, su richiesta, sarà servita una cena a base di prodotti umbri.
“Ormai abbiamo una tradizione di rapporti con gli USA – ha detto a La Voce di New York Carlo Pagnotta – Dal Bluenote al Birdland alla Town Hall, abbiamo portato i nostri musicisti nei luoghi più importanti della scena jazz americana. Inoltre da 28 anni il Berklee College of Music di Boston offre lezioni a più di 250 studenti nei giorni dell’Umbria Jazz. È vero che l’America è e rimane la patria del jazz, ma, a differenza di qualche anno fa quando le star erano esclusivamente americane, ora anche l’Europa ha il suo ruolo nel panorama del jazz e possiamo dire con orgoglio che l’Italia ha il suo top Italian jazz. Quest’anno portiamo a New York Bollani, Fresu e Rava che sono tre di tanti importanti musicisti jazz italiani”.
Entusiasta sostenitore del jazz made in Italy è Renzo Arbore che non si stanca di ripetere che gli italiani hanno contribuito alla nascita di questo genere musicale. Una storia che Arbore racconta nel suo documentario E Fu Subito Jazz che sarà proiettato lunedì 3 giugno all’Istituto Italiano di Cultura.
Ma se il jazz gioca la parte del leone, l’Umbria ha molto altro da offrire. Per esempio le raffinate ceramiche dell’artista Michele de Lucchi che saranno in mostra, a partire da martedì 4 giugno nelle sale dell’Italian Trade Commission. E in una regione dalla grande tradizione enogastronomica non possono mancare vini e cibo: martedì pomeriggio l’Italian Government Tourist Board ospiterà un workshop rivolto agli operatori del settore turistico e dedicato alla scoperta e conoscenza della cultura e dei sapori umbri. L’incontro sarà anche occasione per presentare la nuova offerta digitale sviluppata dalla Regione Umbria, pensata per migliorare e facilitare l’esperienza dei turisti. Diciannove applicazioni e sette e-book accompagnano il visitatore e chiunque sia interessato a scoprire le ricchezze di questo territorio in un viaggio che copre i sentieri francescani, le vie del vino, i percorsi ciclabili, le città d’arte e le molte altre esperienze che l’Umbria ha da offrire.