Negli ultimi giorni sono circolate varie indiscrezioni secondo cui Jacopo Venturini, amministratore delegato di Valentino, starebbe valutando le dimissioni a causa dell’andamento negativo delle vendite. L’azienda non ha confermato né smentito queste voci, limitandosi a spiegare che Venturini si trova attualmente in congedo per motivi di salute.
Parallelamente, si parla di una possibile uscita del direttore creativo Alessandro Michele, arrivato poco più di un anno fa per prendere il posto di Pierpaolo Piccioli, che aveva ricoperto quel ruolo per circa venticinque anni. L’ipotesi di un suo addio viene ritenuta plausibile, complice la contrazione dei risultati economici degli ultimi mesi e, pare, tensioni interne alla società.

Michele aveva assunto la guida creativa di Valentino nel marzo 2024. Considerato una delle figure più influenti del settore, aveva già lavorato con Venturini ai tempi di Gucci. La sua nomina era stata accolta con aspettative di rilancio, sia sul piano dell’immagine sia su quello commerciale, dopo un periodo di calo. Tuttavia, la situazione si è ulteriormente aggravata: nel 2024 il marchio ha registrato un calo dei profitti del 22% rispetto all’anno precedente.
Valentino, fondata nel 1960 da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, è attualmente controllata dal fondo di investimenti Mayhoola, con sede in Qatar. Nel 2023 il gruppo Kering (Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen) ha rilevato una partecipazione del 30% con l’obiettivo di arrivare a un’acquisizione totale nei prossimi anni. Al momento, però, non è chiaro quando questa operazione verrà finalizzata né quali potrebbero essere le ripercussioni di eventuali slittamenti, considerate le difficoltà che l’azienda sta attraversando.
Prima di arrivare in Valentino, Michele era stato direttore creativo di Gucci, contribuendo a far crescere notevolmente i ricavi del brand fiorentino e imponendo il suo stile massimalista, e romantico, diventato riconoscibile. In un’intervista, Michele aveva raccontato di essere stato percepito come una sorta di portafortuna capace di trasformare qualsiasi progetto in un successo. Allo stesso tempo, aveva spiegato di aver trovato in Valentino una realtà più contenuta e protetta, dove non sentiva l’urgenza di replicare i risultati record ottenuti in passato. Attendiamo.