Il bandage dress è tornato. Dopo anni in cui la moda aveva preferito volumi oversize, streetwear e minimalismo, l’abito aderente che fascia il corpo si riaffaccia sulle passerelle e nei guardaroba delle nuove generazioni.
Nato alla fine degli anni Ottanta dalla mano di Hervé Léger, il bandage dress è diventato negli anni Novanta un simbolo di seduzione. Le sue fasce elastiche in tessuto tecnico modellavano le forme e scolpivano la silhouette, comunicando padronanza e sicurezza. Negli anni 80, il designer franco tunisino Azzedine Alaïa aveva già anticipato questa visione con i suoi body-con dress, ma fu il francese Hervé Léger a trasformarla in un linguaggio tuttora riconoscibile: quello di una certa femminilità assertiva degli anni ‘90 e Duemila.

Nei primi 2000, il bandage dress, prevalentemente corto oltre che fasciante, si è imposto come divisa delle serate in discoteca, ma anche dei red carpet delle big star. Per molte Millennial è stato un capo identitario: un mix di status symbol, sensualità e appartenenza a una certa idea di vita notturna, quella delle discoteche.
Negli ultimi anni, l’ascesa dello stile casual, rafforzato dallo scoppio della pandemia, ha messo in pausa questo immaginario. La socialità si è spostata in casa e l’abbigliamento è diventato più funzionale. Ma la moda, che si nutre di cicli di ritorno e anche di nostalgia, ora ha riacceso i riflettori su questo capo iconico.
Il ritorno del bandage dress non è solo un effetto nostalgia. Dopo stagioni dominate dall’oversize e dal comfort, per la Gen Z, cresciuta tra citazioni Y2K (2000) e l’estetica dei social, questo abito rappresenta un modo per giocare con l’immagine, reinterpretando un simbolo del passato con leggerezza.
Oggi il bandage dress è aggiornato e con nuove interpretazioni. Per la collezione P/E 2025 Hervé Léger, sotto la direzione creativa di Michelle Ochs, ne ha proposto versioni più morbide, con tagli cut-out e colori delicati che alleggeriscono l’impatto iper-sexy degli anni Novanta.

Donatella Versace ha scelto materiali latex e micro-orli: il look è più audace. Balmain ha aggiunto decorazioni che ricordano l’atmosfera delle discoteche, ma lancia anche una versione più lunga. LaQuan Smith ha puntato su un nuovo ‘sexy power dressing’, con tessuti stretch e silhouettes essenziali.

Un cosa rimane invariata, ora come una volta il bandage dress racconta il desiderio di essere visti. Ma se un tempo era un’uniforme della notte, oggi è un oggetto di culto usato per selfie da postare prevalentemente sui social. In altre parole, lo spazio in cui il corpo si mette in scena è cambiato, ma il messaggio resta lo stesso: farsi vedere, e con intenzione.