Moda in movimento. Tra debutti, capsule e nuovi orizzonti, la settimana detta nuovi codici: Jonathan Anderson riscrive l’eleganza maschile da Dior, Sharon Stone torna musa per Mugler. Skims incontra Cavalli e Levi’s si allea con Nike. Intanto, la neonata etichetta Hestern debutta con un casual di lusso ispirato ai campus e corre in pista con Lamborghini.
Divi. Mugler riscopre 24 look d’archivio con la capsule Re/Edit e sceglie Sharon Stone come volto della campagna. L’attrice, che aveva sfilato per la maison nel 1992, posa oggi per raccontare i nuovi capi ispirati ai modelli storici del fondatore Manfred Thierry Mugler.
La collezione reinterpreta capi emblematici realizzati tra il 1985 e il 2000: tailoring scolpito, lingerie‑couture e abiti da red carpet. La mini riedizione è stata pensata in attesa del debutto del nuovo direttore creativo Miguel Castro Freitas, che presenterà la sua prima collezione durante la Paris Fashion Week di settembre.

Oops. Durante il concerto del ‘Cowboy Carter Tour’ a Parigi, Beyoncé ha indossato una T‑shirt raffigurante i Buffalo Soldiers, reggimenti afroamericani nati nel 1866 impiegati nelle campagne militari dell’esercito statunitense contro le popolazioni indigene del Nord America. Sul retro del maglietta, un testo storico elenca tra i “nemici della pace e dell’ordine” i cosiddetti “Indian opponents”, accanto a “banditi, ladruncoli e rivoluzionari messicani”.
La scelta ha suscitato forti critiche: il capo glorifica una pagina violenta della storia americana, in cui i Buffalo Soldiers — pur vittime di razzismo sistemico — contribuirono all’oppressione delle nazioni native. Il gesto è stato definito da molti “insensibile” e “military propaganda”.
Goal. Dior nomina Kylian Mbappé nuovo ambassador per la campagna Summer 2026 sotto la direzione di Jonathan Anderson. Il calciatore francese appare in video teaser che lo mostrano mentre indossa completi eleganti: blazer grigio, cravatta a righe e smoking con papillon.
Mbappé, già volto dei profumi Dior Savage dal 2021, incarna “la voce di una generazione”, secondo Anderson, confermando un sodalizio tra sport e moda atto ad ampliare l’appeal del brand.
Skims x RC. Kim Kardashian ha collaborato con Fausto Puglisi, direttore creativo di Roberto Cavalli, per capsule. La collezione comprende costumi da bagno, caftani e cover-up in stampe animalier d’archivio (‘Fagianella’, ‘Light Zebra’, ‘Floreale Turchese’), rielaborati sulle silhouette calibro Skims, in taglie dalla XXS alla 4X.
L’idea è nata dopo che Kim ha riscoperto capi vintage Cavalli nel suo guardaroba e ha contattato Puglisi tramite Instagram DM – “I DM’d Fausto, ‘Hey what do you think of this idea?’” (“Ho mandato un messaggio a Fausto, ‘Hey cosa pensi di questa idea’”).
La campagna, firmata dalla fotografa Nadia Lee Cohen, vede Kim in un bob biondo anni Sessanta e la madre Kris Jenner che posa in caftani coordinati.

Casual di lusso. Dall’ambizione di un team giovane nasce Hestern, etichetta che unisce l’estetica dei campus universitari a linee pulite, tessuti sostenibili e dettagli ricercati. Al debutto assoluto, il brand sigla una partnership con Imperiale Racing, da anni protagonista dell’Italian GT Championship Endurance, con vetture Lamborghini Squadra Corse ufficialmente impiegate in gara.
Il pilota Andrea Cola indossa capi su misura e porta il logo Hestern su auto e tuta da gara. Il prossimo round sarà quello del Mugello (12–14 settembre).
Dietro il progetto ci sono Massimiliano Cianca, CEO, general counsel e direttore creativo con un Master in Giurisprudenza alla LUISS di Roma. Al suo fianco, Pasquale Morgese, portatore di un know-how consolidato nel settore moda grazie a esperienze con nomi come GCDS, Raxxy, Chiara Ferragni e molti altri.
Hestern nasce per reinterpretare il guardaroba casual con tagli precisi, materiali studiati per le mezze stagioni e una palette sobria: un’estetica pensata anche per giovani professionisti che cercano eleganza rilassata per il tempo libero.
Il nome, dal latino Hesternus (“di ieri”), richiama l’eredità dei grandi campus e la cultura della formazione. La prima collezione infatti reinterpreta icone del guardaroba collegiale: dalla ‘Sweatshirt’, felpa con toppe in Alcantara, ispirata allo spiritwear americano, alla ‘Shirt’, che rivisita la camicia classica in chiave moderna. Il ‘Bomber’ omaggia il modello di giacca universitaria anni ’70. Il ‘Montgomery’, ispirato al celebre cappotto dei ’60, è reinterpretato in versione felpa.

Voci. Secondo alcune fonti vicine a Fendi, la casa di moda starebbe trattando con Willy Chavarria, premiato per due anni consecutivi come Menswear Designer of the Year ai CFDA Awards (2023 e 2024). Nota per il suo stile che fonde cultura Chicano, attivismo e inclusività, Chavarria potrebbe ricoprire il ruolo di direttore creativo donna o prêt‑à‑porter, attualmente coperto da Silvia Venturini Fendi.
Il suo approccio – politico, sartoriale e contemporaneo – rappresenterebbe una svolta significativa per la maison, che si preparerebbe ad accogliere un designer latino-americano alla guida stilistica.
Made in Usa. Levi’s e Nike firmano una capsule che intreccia l’heritage del denim con lo spirito streetwear. Protagoniste: le nuove Air Max 95 in tre lavaggi jeans, un denim jacket dal sapore vintage e i classici jeans loose fit rivisitati. Realizzati in selvedge denim con cuciture off-white, i pezzi si distinguono per i loghi Nike integrati nelle silhouette Levi’s.
Cambio di rotta. Sotheby’s ha deciso di cambiare strategia e organizzare un’asta dal vivo durante la Paris Couture Week per vendere il prototipo originale dell’Hermès Birkin, la borsa creata nel 1984 per Jane Birkin che ha dato origine a una vera icona del lusso.
Inizialmente prevista come vendita online, l’enorme interesse suscitato ha spinto la casa d’aste a preferire il formato live, offrendo così agli appassionati e ai collezionisti l’opportunità di partecipare di persona all’evento esclusivo. La borsa, che porta le iniziali della modella francese – JB – con tanto di tagliaunghie personale, sarà esposta a Parigi dal 3 al 9 luglio, con l’asta prevista per il 10 luglio 2025.

‘The Louis’. Louis Vuitton prosegue il dialogo tra moda, gastronomia e cultura con l’apertura di un nuovo e originale spazio nel cuore di Shanghai, in Cina. Ispirata a una grande nave decorata con un maestoso Monogram metallico, la struttura richiama la lunga tradizione nella creazione di bauli da viaggio della maison e rende omaggio alla vocazione portuale della città, storicamente considerata la ‘Porta d’Oriente’.
All’interno di ‘The Louis’, un’area retail, un Café e una mostra che racconta il savoir-faire di Louis Vuitton attraverso oggetti e archivi evocanti lo spirito dell’avventura.
Abito da record. Il celebre ‘Caring Dress’ di Princess Diana – un delicato abito di seta crepe blu pastello firmato Catherine Walker – è stato battuto all’asta per 520.000 dollari, superando di oltre dieci volte la stima iniziale (60.000$). Il pezzo era noto perché Diana lo indossò in più occasioni tra il 1987 e il 1991, durante visite ufficiali a ospedali e associazioni di beneficenza. A vincere l’asta è stata Renae Plant, collezionista e fondatrice del Princess Diana Museum.

Occhiali smart. Google investe oltre 100 milioni di dollari per acquisire il 4% di Gentle Monster, brand eyewear coreano di tendenza. L’operazione rilancia l’ingresso di Google nel mercato degli smart glasses con il progetto Android XR, sfidando direttamente Meta e Ray-Ban. Dopo il flop di ‘Google Glass’, il colosso punta su AR e AI integrate in occhiali dal look lifestyle. Il debutto ufficiale è atteso nei prossimi mesi.
La prima. Jonathan Anderson debutta da Dior Homme con una sfilata che dichiara subito la sua visione. Al Musée Rodin, tra ospiti d’eccezione come Rihanna e Daniel Craig, lo stilista ha presentato una collezione che intreccia rigore sartoriale e immaginario letterario. Le ‘book tote’ si vestono di Dracula e Le relazioni pericolose, mentre il primo look — un blazer in tweed verde scolpito come la giacca ‘Bar’, su gonna-pantaloni fluttuanti — fissa i nuovi codici dell’eleganza.
Sfilano frac con jeans, gilet rosa Barbie, cappotti plissettati, giacche con alamari napoleonici, mantelle da college e knitwear scolpito. I bermuda si portano con sneakers, loafers o stringate, in una palette che spazia dal verde menta al rosa confetto, fino ai neutri classici.
Gli accessori raccontano un nuovo dandismo: cravatte regimental, sciarpe con frange, colletti con papillon. Il messaggio è chiaro: l’eleganza secondo Anderson non è mai convenzionale. E strizza l’occhio alle nuove generazioni.
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