Dopo i riflettori accesi a Firenze con Pitti Uomo 108, la moda maschile si sposta a Milano per la Fashion Week primavera/estate 2026, in programma fino al 24 giugno. Il calendario è fitto, con 81 appuntamenti tra sfilate, presentazioni ed eventi, ma a colpire non sono solo i nomi presenti, quanto le assenze e i nuovi ingressi.
In passerella tornano nomi consolidati come Giorgio Armani, Prada e Dolce&Gabbana, che confermano la loro presenza nel cuore della moda milanese. A mancare all’appello, invece, alcuni grandi protagonisti del lusso come Gucci, Zegna e Fendi, segno di un settore in piena evoluzione. Molte case di moda stanno infatti sperimentando nuovi formati, sedi alternative o sfilate co-ed, dove uomo e donna vengono presentati insieme per ottimizzare tempi e costi.
Tra i debutti più attesi spiccano brand emergenti e realtà internazionali: Fiorucci torna con una nuova visione creativa, Paul Smith porta a Milano il suo stile britannico, mentre Setchu – fondato dal designer Satoshi Kuwata, e vincitore del prestigioso LVMH Prize for Young Fashion Designers ’23 – si affaccia per la prima volta alla settimana della moda italiana. Da tenere d’occhio anche Qasimi, marchio con base a Londra guidato dalla principessa Hoor Al Qasimi, figura di spicco nel mondo dell’arte contemporanea.
Accanto ai grandi nomi, il calendario ospita anche progetti speciali e anniversari: Jacob Cohën celebra i quarant’anni del brand, mentre Vivienne Westwood torna a Milano con una collezione che unisce heritage e provocazione. Tra le presentazioni più attese, Brunello Cucinelli propone una visione di eleganza rilassata, MSGM esplora nuove contaminazioni streetwear e David Catalán porta in scena un’estetica mediterranea rivisitata. Spazio anche ai giovani talenti come PDF di Domenico Formichetti e SAUL NASH, che introducono linguaggi freschi e performativi nel menswear contemporaneo.
La riduzione delle presenze, in parte legata ai recenti cambi di direzione creativa e alla volontà di alcuni marchi di sfilare in altre città, riflette anche le difficoltà che sta attraversando il settore del lusso. Nei primi sei mesi del 2025 si è registrato un calo del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segno di un momento di rallentamento per il mercato.
La settimana della moda rimane, però, un momento importante per capire dove sta andando lo stile maschile. Un laboratorio dove la tradizione italiana incontra nuove idee, con sperimentazione e sguardi da tutto il mondo.