A New York fra poco si accenderanno le luci sulla scalinata del Metropolitan Museum of Art e il mondo assisterà, come ogni primo lunedì di maggio, allo spettacolo più atteso dell’anno: il Met Gala. Ma l’edizione 2025 non sarà solo una celebrazione del glamour e della creatività. Quest’anno, la moda si carica di un significato profondo, culturale, politico. Il tema scelto è “Superfine: Tailoring Black Style” e porta per la prima volta al centro della scena il Black Dandyism, una forma di eleganza che racconta molto più di ciò che si indossa.
Sotto i flash dei fotografi, tra completi su misura, cappelli a tesa larga (ne siamo certi) e dettagli sartoriali d’autore, sfileranno le star più influenti del panorama globale, interpretando il dress code scelto, “Tailored For You”, Ma ogni outfit sarà anche una dichiarazione d’identità. Il Black Dandyism, infatti, non è solo uno stile estetico. È una risposta storica alla marginalizzazione, un gesto di orgoglio, un’affermazione chiara: “io esisto”. Nato nel XVIII secolo, si è consolidato come fenomeno culturale durante l’epoca della Harlem Renaissance, quando artisti come Langston Hughes e Cab Calloway usarono l’eleganza come strumento di visibilità.
Il Met Gala di quest’anno rende omaggio a questo linguaggio raffinato e se vogliamo ribelle, ispirandosi al libro Slaves to Fashion della storica Monica L. Miller, che analizza proprio come la diaspora africana abbia utilizzato lo stile per riscrivere il proprio posto nel mondo. Per troppo tempo, l’abbigliamento maschile nero è stato ignorato nei grandi racconti della moda. Questa edizione – solo la seconda nella storia del Costume Institute a concentrarsi sul menswear, la prima è stata “Men in Skirts”, dal novembre 2003 al febbraio 2004 – cambia finalmente la narrazione.
A guidare la serata al fianco di Anna Wintour, editor di ‘Vogue’, un gruppo di co-chair d’eccezione: Lewis Hamilton, Pharrell Williams, Colman Domingo e A$AP Rocky, veri ambasciatori contemporanei dello stile maschile black.
Mentre il red carpet si prepara ad accogliere look che faranno storia, il significato dell’evento va ben oltre l’estetica, dunque. Con oltre 31 milioni di dollari già raccolti per il Costume Institute, questa edizione segna un altro record. Le luci si stanno per accendere. Le celebrities stanno per sfilare. E il Black Dandyism è pronto a prendersi la scena che gli spetta.