La pioggia che ha bagnato la Fifth Avenue non è riuscita ad oscurare i riflettori del Met Gala 2025. La serata del primo lunedi di maggio ha preso ufficialmente il via con l’arrivo di Anna Wintour sul red carpet. La storica direttrice di ‘Vogue’ e co-presidente dell’evento si è presentata in abito argentato completato da un soprabito lungo blu cipria Louis Vuitton by Pharrell Williams, ispirato al design di Virgil Abloh: omaggio al defunto stilista afroamericano e primo potente messaggio in apertura di serata.
Ad attendere la madrina del Gala un coro gospel tutto al maschile, elegantemente vestito in smoking, che ha eseguito una versione a cappella di Ain’t No Mountain High Enough di Marvin Gaye e Tammi Terrell. La performance ha sottolineato l’importanza della musica gospel nella cultura afroamericana, aggiungendo un tocco emotivo alla serata.

‘Superfine: Tailoring Black Style’ non è stato unicamente il tema dell’evento, ma un manifesto: un inno all’eleganza, all’identità e alla resistenza stilistica della diaspora africana. Quindi il dress code, ‘Tailored for You’, ha trasformato il red carpet in una passerella di interpretazioni intime e profondamente radicate nella storia.
L’attore Colman Domingo, al fianco della Wintour e protagonista assoluto dell’edizione di quest’anno, non ha indossato un abito: ha raccontato una storia. Il suo zoot suit (simbolo della resistenza afroamericana) blu Valentino, completato da un bolero tempestato di cristalli e un mantello regale, ha evocato la tradizione dei dandy neri americani del dopoguerra.

Pharrell Williams, direttore creativo di Louis Vuitton uomo, con il suo doppiopetto impreziosito da 100.000 perle, che ricreavano l’illusione di un velluto a coste, è apparso come un maestro di savoir-faire e precisione, rendendo la sartoria un gesto artistico. Accanto a lui, Helen Lasichanh, modella e sua moglie, con un look bondage-minimalista in pelle nera: due silhouette nettamente a contrasto.

Lewis Hamilton, co-presidente come i suddetti, e arrivato direttamente dalla gara di Formula 1 svoltasi a Miami, ha indossato un abito bianco monacale con basco firmato Wales Bonner, decorato con conchiglie di cauri, omaggio ai codici estetici dell’Africa Occidentale. Presente storico.

In una serata dove il tailoring è stata la parola d’ordine, le donne hanno stupito. Zendaya con due cambi d’abito che mescolavano bridal e menswear. La più chic! Kerry Washington, sublime nel suo completo bianco su gonna nude, ha portato il ‘power suit’ su un altro livello. Mentre Lupita Nyong’o ha optato per un look Chanel azzurro dalle linee architettoniche, riletto in chiave afro-futurista. Spose e capitane.

Sydney Sweeney, in Miu Miu, ha invece scelto la strada della nostalgia hollywoodiana, reinterpretando Kim Novak con un abito di perline nere e un’acconciatura retrò.
Ma a rubare la scena, il ritorno di Diana Ross. Con uno strascico chilometrico retto da paggetti, la cantante è salita sulla scalinata del Metropolitan Museum colma di piume, e ricami, e glitter. Azzardi che solo una diva leggendaria poteva permettersi.

L’edizione del Met Gala 2025 ha spostato l’asse della moda da pura estetica a narrativa. Ogni look ha rappresentato un testo, ogni dettaglio un paragrafo di una storia più grande: quella di una comunità che ha usato l’eleganza per resistere e affermarsi.