Ancora accesi i riflettori sulla moda donna: è la volta della Milano Fashion week autunno inverno 2025/2026 in programma fino al 3 marzo. In passerella tutti i grandi stilisti delle Case italiane per un totale di 56 sfilate fisiche, 6 digitali, 65 presentazioni, 4 su appuntamento e 23 eventi che detteranno le nuove tendenze del womenswear per la prossima stagione.
È toccato a Gucci dare il via alla Fashion Week milanese, ma senza direttore creativo al comando. Sabato De Sarno, infatti, ha lasciato il timone solo alcune settimane fa: la collezione appena presentata è stata disegnata da lui ma è stato il suo (ormai ex) team dell’ufficio stile a mandarla in passerella. Nonostante sia intitolata ‘Continuum’, si è notata immediatamente l’assenza del colore Rosso Ancora, nuance distintiva dell’era De Sarno, sostituito dal verde originale di casa Gucci. Così si intende indicare un taglio netto con il passato più recente?
Mentre si indaga, pensiamo che la collezione disegnata da De Sarno non solo sia vendibile (in barba ai fiscalisti del gruppo che lo hanno voluto fuori) ma è apparsa come il riassunto perfetto delle ere più significative del marchio fiorentino: dal morsetto, dettaglio distintivo di Gucci, al vestito sottoveste pensato da Tom Ford, passando per le creazioni dal flair vintage massimalista di Alessandro Michele, tutto perfettamente accostato all’eleganza disinvolta di De Sarno: è ‘Continuum’.
Nel primo giorno della kermesse di moda, attesissimo anche il debutto di Lorenzo Serafini come direttore creativo di Alberta Ferretti. Per la sua prima sfilata dalla nomina, avvenuta lo scorso ottobre, un mese dopo che Alberta Ferretti ha annunciato il suo ritiro, Lorenzo ha scelto come set palazzo Donizetti, sede della maison. Un omaggio alla fondatrice?
Di certo Serafini ha interpretato alla perfezione l’idea di romanticismo incarnato dallo stile di Alberta Ferretti, realizzando una collezione dedicata alle ‘progressive romantics’.

Per le romantiche contemporanee, Serafini ha disegnato slip dress in georgette con ruches, da abbinare a cappotti destrutturati e pantofole in vernice, vestiti a colonna con cappa, giacche smoking lunghe con ruffles di seta e tanto chiffon: ben trenta metri per l’abito da sposa plissettato color avorio che ha chiuso lo show. Un capolavoro seguito dall’abbraccio tra Alberta Ferretti e Lorenzo Serafini, che alla fine della prima sfilata da direttore creativo del brand corre a salutare la stilista fondatrice.
Nel secondo giorno,, Diesel per il suo show alla Milano Fashion Week ha trasformato l’Allianz Cloud, palasport da oltre 5000 spettatori, in quella che per il brand è la più grande installazione di graffiti mai realizzata, con oltre tre chilometri di tessuto graffitato da un collettivo di circa 7.000 street artist dilettanti ed esperti di graffiti provenienti da tutto il mondo. “Abbiamo dato totale libertà creativa, ognuno si è espresso a modo suo, in un progetto che ha richiesto mesi per essere realizzato. Questa è la vera democrazia di Diesel”, ha affermato Glenn Martens, direttore creativo di Diesel.
Una celebrazione della maglieria fatta a mano, invece, è la collezione Iceberg disegnata da James Long, che ha sfilato in uno show coed. Così un maglione a coste con ampio collo da marinaio si abbina a pantaloni sartoriali dal taglio maschile, mentre gli abiti in maglia a coste si indossano sopra minigonne in popeline, e i cappotti di lana con gonne al ginocchio di cotone con ruches e occhielli metallici. A chiudere la sfilata, due cardigan oversize, nella versione in maglia del classico abito da sposa, con tanto di maxi sciarpa a sfiorare il pavimento. Che strascico!

Infine Fendi. Come si festeggiano 5 generazioni e 100 anni di moda? Secondo Silvia Venturini Fendi, si guarda al futuro: pelliccia sintetica, pelle e applicazioni a volontà, la collezione co-ed Autunno/Inverno 2025 di Fendi è stata un caleidoscopio di dettagli, e peluche.
La sfilata si è aperta con un classico elegante, un cappotto in finto visone indossato come abito abbinato a tacchi peep-toe in raso a contrasto. Più avanti, i soprabiti in lana sono stati accessoriati con borse baguette e un’eccentrica combinazione di berretto e fascetta, mentre le spalle si sono allargate e arrotondate su pelle plissettata e tweed con applicazioni. L’iconica baguette arricchita con maxi ciondoli in peluche, bambole fuori proporzione, così come la Peekaboo remixata con dettagli in pelo e la famigerata Spy Bag rieditata, consolidando così il lessico senza tempo del marchio.
Per gli uomini, i revers asimmetrici da smoking parzialmente staccati e le stole di pelliccia lunghe fino al pavimento hanno trasportato il tradizionale abito in un futuro sovversivo: a differenza degli abiti monocromo delle ultime stagioni, molti look erano punteggiati da colori e texture contrastanti, come il giallo canarino, l’arancione, il pizzo e le perline. Laddove un abito sembrava troppo serio per l’occasione, peluche e bambole anche per i modelli.