È ora di parlare di Met Gala. In programma per il 5 maggio 2025, l’evento degli eventi al Metropolitan Museum of Art di New York promette di essere di impatto raro: coincide con la mostra del Costume Institute intitolata Superfine: Tailoring Black Style. Un tema audace che sposta l’attenzione sull’abbigliamento maschile attraverso l’eredità dello stile degli uomini neri dal XVIII secolo ai giorni nostri, offrendo una nuova narrazione nel mondo dell’haute couture.
Con un’ampia collezione di abiti, fotografie, dipinti e presentazioni multimediali, fornendo un’approfondita esplorazione del dandismo come veicolo di auto-espressione e identità all’interno della diaspora nera, Superfine: Tailoring Black Style trae ispirazione dall’opera di Monica L. Miller del 2009, Slaves to Fashion: Black Dandyism and the Styling of Black Diasporic Identity. Un libro che racconta l’influenza degli uomini neri nel plasmare la cultura sartoriale.
Come ogni anno, anche la scelta degli ospiti del Met Gala riflette il significato del tema. A presiedere l’evento del prossimo maggio, infatti, un team di star capitanato da LeBron James, presidente onorario, e formato dall’attore Colman Domingo, dal creative director di Louis Vuitton Man Pharrell Williams, dal pilota Lewis Hamilton e dal rapper A$AP Rocky, che fa presumere – a questo punto appare certo – che sarà accompagnato dalla fidanzata Rihanna, grande appassionata di Met Gala.
Il dress code per il Met Gala 2025, si sa, dovrà essere in linea con il topic della mostra. L’ennesima occasione d’oro, per i partecipanti, di potersi esprimersi in modo creativo, dando vita ad indimenticabili dichiarazioni di moda. Tra i temi passati della serata fashion più celebre di New York figurano Punk: Chaos to Couture (2013), Notes to Camp (2019), tra i tanti. Nel 2023 è stato omaggiato il designer Karl Lagerfeld, mentre lo scorso maggio è stata la volta di una favola classica dal sapore, nemmeno a dirlo, fortemente eccentrico: ‘Sleeping Beauties: Reawakening Fashion’.
Il Met Gala, oggi supervisionato in qualità di presidente dall’editor in chief di Vogue Anna Wintour, è nato nel 1948 dall’idea della fashion publicist Eleanor Lambert (fondatrice anche della camera della moda USA), ed è molto più di un semplice evento da red carpet. Conosciuto come gli “Oscar della moda”, è un’importante raccolta fondi per il Costume Institute all’interno del Metropolitan Museum of Art, che ogni anno genera milioni di dollari. Denaro che finanzia le mostre annuali del museo, la ricerca e lo sviluppo delle collezioni.