Parigi aveva promesso di inaugurare i Giochi Olimpici del 2024 con il più grande spettacolo mai realizzato. Mentre la pioggia battente non ha fornito l’effetto “wow” sperato, e sono nate polemiche per la sicurezza dei partecipanti alla parata, le oltre 300.000 persone che si sono riunite sulle rive del fiume e il miliardo e mezzo di spettatori sintonizzati in tutto il mondo sono rimasti abbagliati. Evento che ha coinvolto18.000 persone, dagli atleti agli artisti, ai tecnici. Quasi 100 imbarcazioni che trasportavano i 10.500 sportivi partecipanti ai Giochi hanno viaggiato lungo la Senna dal ponte di Austerlitz al Trocadero, la spianata di fronte alla Torre Eiffel.

Madre Natura ha rovinato la parata, ma la cerimonia di apertura di venerdì è stata comunque un successo, in particolar modo per la moda. Con il patrocinio di LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton, i suoi marchi Dior, Louis Vuitton e Berluti hanno tutti giocato un ruolo nella sfilata di tre ore e mezza che si è svolta sulla Senna – la prima volta di una opening ceremony fuori da uno stadio.
L’evento, però, ha anche acceso i riflettori su un’abbondanza di stilisti parigini indipendenti: Marine Serre (ha vestito la modella Kaia Gerber, figlia di Cindy Crawford, avvistata sugli spalti lungo la Senna), Jeanne Friot, Charles de Vilmorin, Victor Weinsanto (che ha fatto indossare alla sua musa modella Ildjima Masrangar un gigantesco copricapo di organza in omaggio alla sua nativa Alsazia), Alphonse Maitrepierre, Kevin Germanier (designer dell’outfit della campionessa paralimpica italiana di scherma Bebe Vio), e altri hanno tutti avuto il loro momento d’oro, la cui partecipazione ha evidenziato le ambizioni degli organizzatori di rendere l’esibizione aperta, inclusiva e attenta all’ambiente.

Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica dell’abbigliamento donna di Dior, ha vestito Lady Gaga e Celine Dion, segnando il ritorno trionfale di quest’ultima. Dion ha cantato per il gran finale al primo piano della Torre Eiffel, eseguendo il classico di Édith Piaf Hymne à l’amour in un abito in georgette di seta bianca con frange e tempestato di migliaia di perline d’argento che ha richiesto più di 1.000 ore di lavoro. La superstar canadese era salita l’ultima volta sul palco nel 2019 prima di annunciare di essere affetta dalla sindrome della persona rigida, una malattia rara che causa spasmi muscolari paralizzanti.
Minuti dopo l’orario di inizio delle 19:30, Lady Gaga ha dato il via alla serata con un tributo alla cabarettista francese Zizi Jeanmaire eseguendo la sua canzone più nota, Mon truc en plumes. Sulle rive del fiume insieme a dieci ballerini, la cantante ha indossato una giacca di piume nere e un bustier su culotte di raso dello stesso colore, su cui campeggiava un gonnone di piume rosa e nere, raccolte durante la muta degli uccelli – ha precisato Dior in un comunicato.
La maison francese ha vestito anche la cantante franco-maliana Aya Nakamura, ambasciatrice del marchio Lancôme, e al momento l’artista francese più ascoltata al mondo. In Francia, l’annuncio della presenza della Nakamura ha scatenato un acceso dibattito sulla razza e sulla rappresentanza nazionale. Vestita con un abito corto e asimmetrico ricoperto di piume color oro della collezione autunnale di alta moda di Dior, Nakamura ha eseguito la sua hit di successo “Djadja” sul Pont des Arts circondata dalla banda militare della Guardia Repubblicana Francese.
Un altro momento saliente ha riguardato la performance di Axelle Saint-Cirel, mezzosoprano dell’isola caraibica francese della Guadalupa, che ha cantato l’inno nazionale francese sul tetto del Grand Palais indossando un abito Dior drappeggiato che si fondeva con la bandiera francese. La cantante era accompagnata da un coro di donne sul Pont Alexandre III vestite con il peplo, la veste indossata dalle donne nell’antica Grecia. Alcune delle quali reggevano bandiere che rivisitavano l’opera “Freedom Woman Now” dell’artista afroamericana Faith Ringgold, purtroppo morta in aprile all’età di 93 anni.
Chiuri ha contribuito anche a un altro momento di grande emozione: l’interpretazione di Juliette Armanet di Imagine, accompagnata dalla pianista Sofiane Pamart. La cantante francese ha indossato un top in tela cerata e pantaloni svasati con applicazioni di ricami luminosi, lavoro realizzato in una collaborazione tra Dior e Clara Daguin, una designer nota per le creazioni high-tech che incorporano LED e fibre ottiche.
All’inizio della giornata, Pharrell Williams, direttore artistico della linea maschile di Vuitton, si è unito alla schiera dei tedofori olimpici in una staffetta con l’attrice e modella Laetitia Casta. Davanti alla Basilica di Saint-Denis, accanto a un baule Vuitton creato per ospitare la torcia olimpica, il duo ha simboleggiato il passaggio di consegne tra la Francia e Los Angeles, che ospiterà i Giochi estivi nel 2028.
Vuitton, che tra i tanti ha vestito Anna Wintour, è stato anche protagonista di una clip pre-filmata in cui un tedoforo mascherato attraversava il tetto della sede della casa di moda francese che si affaccia sulla Senna per entrare nel laboratorio dove gli artigiani stavano realizzando bauli. Nella scena soprannominata “Synchronicity”, diversi bauli oversize di Vuitton sono stati trasportati attraverso il Pont Neuf – dove Williams ha tenuto la sua prima sfilata lo scorso giugno – fino alla Zecca di Parigi, dove sono state realizzate le medaglie olimpiche disegnate dal gioielliere Chaumet, di proprietà di LVMH.
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— Steeve Zaoui (@SteeveZaou89034) July 26, 2024
Il ballerino Guillaume Diop si è esibito dal vivo sul tetto del Municipio, vestito con un gilet beige di Vuitton e ampi pantaloncini a pieghe marroni. Diop è stato il primo ballerino nero a essere nominato “étoile” del Balletto dell’Opera di Parigi.
Mentre, il collega sordo Shaheem Sanchez, pioniere della danza in Lingua dei Segni Americana, vestito con un abito color rame di Vuitton, si è esibito con la canzone Supernature della leggenda della disco francese Cerrone.
Infine, Friot, che ha vestito Madonna e i Måneskin, ha disegnato l’abito di un cavaliere incappucciato, simboleggiante Giovanna D’Arco, sul suggestivo cavallo grigio al galoppo sulla Senna, che ha portato la bandiera olimpica ai piedi della Torre Eiffel, la destinazione finale.
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Merci Carl Lewis, Rafael Nadal, Nadia Comaneci, Serena Williams, un relais de légendes#Paris2024
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Peccato che la pioggia abbia anche costretto la maggioranza degli atleti a indossare i poncho in plastica ostacolando così la vista delle tante divise disegnate per l’occasione. Hanno rischiato grosso, invece, quattro star dello sport, tedofori d’eccezione: il 9 volte Olympic gold medalist Carl Lewis con la stella rumena della ginnastica Nadia Comaneci e i leoni del tennis, l’americana Serena Williams e lo spagnolo Rafa Nadal, che portava la torcia. Su un motoscafo in corsa verso il braciere olimpico, i quattro hanno vissuto momenti di vero panico causati dalle acque agitate della Senna, che hanno fatto ondulare il mezzo oltre il previsto. Nadal, con la divisa olimpica della nazionale disegnata dal brand sportivo Joma, è apparso visibilmente preoccupato. La Williams, nel suo magnifico abito body-con rosso firmato Dolce & Gabbana, è quasi scivolata. La Comaneci ad un certo punto si è coperta il viso. Fortunatamente tutto è bene quel che finisce bene.