Ecco le Olimpiadi di Parigi 2024. Fra poche ore, Celine Dion e Lady Gaga intoneranno la musica di Edith Piaf appena prima dell’attesissima cerimonia di apertura, che trasformerà la Capitale francese in un’enorme sfilata a cielo aperto. L’evento, per la prima volta fuori da uno stadio, vedrà gli atleti sfilare su barconi galleggianti sulla Senna. Attorno, gli occhi dei 350 mila spettatori saranno puntati sulle divise di campioni come Lebron James e i nostri Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, mischiati ad atleti arrivati da Terre e Isole semisconosciute. Tra simboli culturali e orgoglio nazionale, le delegazioni, in quanto a stile, non si sono fatte trovare impreparate, affidandosi a maison più famose insieme a marchi emergenti. Ecco, secondo noi, le cinque divise must-see della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024, a partire dalla più cool.
Haiti. I dodici atleti della piccolissima delegazione vestiranno italiano. Le divise infatti sono state disegnate da Stella Jean, brand fondato dalla stilista italiana di madre haitiana Stella Novarino. Per le atlete, gonne a ruota con una stampa del dipinto Passage realizzato per l’occasione dal pittore Philippe Dodard, detto il Picasso di Haiti. Una camicia in tessuto chambray, che richiama il cotone celeste leggero indossato dai lavoratori haitiani dagli anni Quaranta, sotto un gilet bianco realizzato con materiale di scarto. Per gli uomini, il dipinto di Dodard campeggia sui pantaloni, mentre una camicia a righe spicca sotto la guayabera, giacca tipica del Paese, con due o quattro tasche e piegoline sul davanti. Le più fashioniste!
View this post on Instagram
Mongolia. Sono sicuramente le divise più social del momento. Disegnate dalle sorelle del brand della Capitale Utlan Bator Michel & Amazonka, le uniformi della delegazione mongola sono un mix di tradizione e stile contemporaneo. Decorazioni in oro realizzate a mano impreziosiscono il Deel, la tunica tipica della Mongolia con le maniche lunghe, colletto alto e bottoni sulla spalla destra. Cinture, gioielli e ornamenti per capelli fanno il resto. Très élégant!
View this post on Instagram
Taiwan. Grande attenzione ai dettagli per le divise della delegazione taiwanese realizzate interamente con tessuti ecosostenibili e disegnate da Justin Chou, designer del brand streetwear JUST IN XX. Poetiche le decorazioni di fiori di pruno, simbolo di Taiwan e la scritta Taipei che, letta al contrario, riproduce la forma del carattere giapponese che significa coraggio. Le giacche doppiopetto con i bottoni bianchi evocano freschezza. In connubio, le maglie con zip sono un netto richiamo allo streetwear. Cool!
View this post on Instagram
Corea. Musinsa Standard, private label coreana, si ispira al “taegeuk”, il simbolo nazionale che occupa il centro della bandiera. Il tondo rosso e blu, sintesi di energie positive e negative, si ripete tra l’abbigliamento e gli accessori. Chiuso in vita da una sottile cintura, il blazer racchiude all’interno una trama simile a un dipinto che evoca il lontano Oriente. Delicate!
View this post on Instagram
Olanda. Ci piacciono le tute arancioni in pieno stile anni Ottanta pensata da The New Originals – brand indipendente fondato ad Amsterdam nel 2015 da un gruppo di amici – per gli atleti olandesi. L’anima tecnica, e funzionale, sembra pensata per il movimento della squadra di Break Dance, da quest’anno disciplina olimpica. Nostalgia trendy!
View this post on Instagram