Auguri al pragmatico, visionario e grande esteta, al re della moda italiana: Giorgio Armani. Lo stilista, nato a Piacenza l’11 luglio 1934, ha compiuto 90 anni e per il traguardo si regala New York. Il gigante della moda infatti si prepara al viaggio di ottobre, quando inaugurerà il nuovo edificio della sua Casa su Madison Avenue: un palazzo interamente riprogettato per includere unità residenziali, un Armani/Ristorante e le nuove boutique Giorgio Armani e Armani/Casa.

In concomitanza con l’inaugurazione, Armani ha poi deciso di far sfilare la sua collezione Primavera 2025 a New York e non a Milano. La sfilata è prevista per il 17 ottobre e sarà seguita da un party che richiamerà diverse centinaia di invitati. “Pragmatico e coscienzioso, lo stilista ha deciso di concentrare la celebrazione di questa nuova importante apertura e il suo ritorno, dopo 11 anni, a New York in un unico evento”, ha dichiarato la casa Armani in un comunicato.
Il progetto consolida lo stretto legame di Armani con la città e segna il suo ritorno nella Grande Mela, dopo che nel 2013 aveva organizzato uno dei suoi eventi One Night Only ad Hudson River Park, che accolse 700 invitati e molte celebrity, tra cui Glenn Close, Jeremy Irons e Leonardo DiCaprio. Per l’occasione, l’ex sindaco Michael Bloomberg aveva proclamato il 24 ottobre – giorno dell’evento – il Giorgio Armani Day.
Non ci sono dubbi che re Giorgio stia seguendo in prima persona i preparativi, definendo meticolosamente i dettagli. Che Armani sia un perfezionista, capace di controllare ogni uscita di una sfilata una a una, di sorvegliare da vicino ogni minuzia, è cosa nota. “Sono pragmatico e razionale, ma le mie azioni vengono tutte dal cuore”, ha sottolineato lui nel suo libro, intitolato proprio Per amore, pubblicato l’anno scorso da Rizzoli, prendendo in prestito una definizione dell’artista Wassily Kandinsky: “Sono come un pezzo di ghiaccio con una fiamma che brucia dentro”.
Fuoco che negli anni gli permesso di abbracciare nuove iniziative in tutto il mondo e di esprimere la sua geniale creatività a tutti i livelli – basti pensare alla bellissima e accattivante collezione Armani Privé svelata a Parigi alla fine di giugno. Solo l’anno scorso, Armani ha organizzato un altro evento One Night Only a Venezia, a settembre, durante il Festival Internazionale del Cinema, che ha visto la partecipazione di Sophia Loren. ”Giorgio mio, oggi compi 90 anni ma il tuo genio creativo ti rende senza età”, ha scritto l’attrice italiana per il compleanno del suo amico stilista.

Auguri e festeggiamenti in onore del re dello stile arrivano da ogni parte del mondo. A partire dalla Milano Fashion Library, la più importante biblioteca e libreria di moda in Italia, che gli ha dedicato tutti i suoi spazi per un’intera settimana. Dal giorno del suo compleanno al 19 luglio, una mostra in suo onore è stata allestita presso la sede della biblioteca di Vanzago, fuori Milano. L’exhibit presenterà quello che viene definito “un numero senza precedenti di pubblicazioni dedicate al grande stilista dal 1974, anno del suo debutto, a oggi”. Disponibili anche per la visione online, più di 100 libri, cataloghi, riviste, look book e video su Armani provenienti da tutto il mondo.
Gli auguri sono arrivati anche dall’Olimpia Milano, la squadra di Basket del capoluogo lombardo di cui lo stilista è proprietario: “Noi – si legge nella lettera postata dal team sui social – siamo quelli che le devono eterna riconoscenza […]. Oggi vorremmo trasmetterle tutta la nostra gratitudine”.

In 50 anni di lavoro, riconosciuti da copertine su Time, dall’acclamazione di Hollywood, dall’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferitagli dal presidente Mattarella, Giorgio Armani è rimasto fedele solo alla sua profonda dedizione e passione, ciò che lo ha portato a essere a capo di un gruppo, fieramente indipendente, simbolo del Made in Italy.
Un gigante che ha lasciato il segno nell’abbigliamento Uomo, smontando lo stile rigido degli abiti rendendoli morbidi, approccio che ha ritoccato anche gli stereotipi maschili. Prova è Richard Gere al suo massimo splendore nel film American Gigolo del 1980 in abiti firmati Giorgio Armani. Amatissimo da Hollywood, il designer italiano è il black-tie dei vincitori, come dimostrano le star, da Jodie Foster a Cate Blanchett, a Renée Zellweger, che hanno tutte indossato le sue creazioni per ritirare le statuette degli Oscar.
Instancabile, il grande Giorgio ritiene che “ogni successo sia un punto di partenza per una nuova sfida”, detestando l’idea di riposare sugli allori. Lo sviluppo di Armani Casa, fondata nel 2000, ne è un esempio: l’attività è oggi presente in 29 Paesi con circa 40 negozi in tutto il mondo nelle principali città, da Milano e Parigi a New York e Tokyo.
“In questo momento della mia vita e della mia carriera – ha scritto lo stilista nel suo libro, – è anche un modo per lasciare un’eredità personale e un metodo su cui il Gruppo Armani potrà basarsi in futuro, quando non ci sarò più. L’attenzione per il pianeta, le persone e la comunità sono i cardini di questo modo di pensare. Senza fanfare, senza sensazionalismi. Facendo, e niente di più, con la lucidità e il pragmatismo che mi hanno sempre contraddistinto. Il mondo è pieno di parole, ma sono le azioni, i fatti, a parlare”.
E al traguardo dei novant’anni le azioni di Armani parlano forte e chiaro.
Happy Birthday, re Giorgio!
