Negli Stati Uniti, il Memorial Day (ultimo lunedì di maggio) segna l’inizio non ufficiale dell’estate e il momento giusto per iniziare a vestirsi di bianco. Una tradizione, se si vuole seguire la regola, che dovrebbe durare fino al Labor Day (primo lunedì di settembre), dopo il quale il bianco va riposto nell’armadio. Da dove viene questa usanza?
Come si sa, indossare il bianco durante i mesi più caldi riflette la luce e dona una sensazione di frescura. Quindi, quando il clima si riscalda, si passa ad abiti più chiari, tra cui il colore più candido tra tutti. Una spiegazione meno scontata, invece, vuole che la regola l’abbia dettata l’epoca in cui l’abbigliamento bianco era visto come un segno di ricchezza e di svago, in quanto associato alle vacanze e alle attività estive, che non tutti potevano permettersi. “Le famiglie della Gilded Age potevano trasferirsi nei loro cottage di Newport nel Rhode Island, dove indossavano abiti estivi, spesso bianchi, più adatti a quei luoghi” – ha raccontato la storica della moda, Raissa Bretana ad NPR News.
Ma non è tutto. “All’epoca non solo non c’era l’aria condizionata, ma la gente non andava in giro con magliette e canottiere. Indossavano quelli che oggi consideremmo abiti abbastanza formali”, ha detto Judith Martin, la giornalista di galateo Miss Manners. Dopo Labor Day, ad esempio, a fronte di una pioggia autunnale, “forse non si era inclini a rischiare di sporcare di fango i completi bianchi”.
All’inizio del XX secolo, dunque, negli Stati Uniti l’abbigliamento bianco divenne un simbolo di ricchezza. Complice, però, fu anche la moda maschile. C’era una data in cui si passava dai cappelli di feltro a quelli di paglia per l’estate, e poi una data in cui si tornava ai cappelli di feltro per l’autunno. E queste date cadevano proprio in corrispondenza del Memorial Day e del Labor Day. Nel 1922 accadde persino una rissa in strada, lo Straw Hat Riots. A New York, la gente iniziò a strappare i cappelli di paglia dalle teste degli uomini e a distruggerli, perché era passato il Labor Day.
Un’altra risposta, altrettanto plausibile, viene però dalla storica dell’arte Anne Higonnet, secondo la quale “il motivo risale alla vecchia Europa. Nel XVII secolo si vedono molti ritratti di grandi aristocratici che indossano splendidi abiti bianchi. Sceglievano il bianco perché è un colore difficile da tenere pulito, segno che serviva il personale per mantenerlo, dunque i mezzi economici”.
Un’altra teoria mette da parte le separazioni di classe. Una volta che il Labor Day (1864) divenne una festa federale, nell’immaginario popolare iniziò più semplicemente a segnalare la fine dell’estate, ricordando alle persone di cambiare la biancheria leggera estiva con toni più scuri e tessuti più spessi.
Oggi, però, indossare un maglione a collo alto bianco a Natale vuol dire essere in sintonia con la stagione.