Da 150 iscritti nel 2019 a 35000 oggi: numeri che parlano di attivismo e di coinvolgimento, quello degli studenti di scuole secondarie sparse in ben 56 Paesi del mondo che partecipano a SEA BEYOND, il programma educativo del gruppo Prada, quest’anno alla terza edizione, realizzato in collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa (COI) dell’UNESCO, per sensibilizzare sui temi della sostenibilità e della preservazione dell’oceano.
Il 22 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, presso la boutique Epicentro su Broadway a New York, Prada ha presentato il progetto, con una mostra e un dibattito in serata. Il programma si è aperto con l’inaugurazione dell’esibizione del climate artist, il fotografo Enzo Barracco. Sedici scatti tratti dai suoi libri “The Noise of Ice: Antarctica” e “The Skin of Rock Galápagos”.

“Il mio compito è di utilizzare la fotografia per esporre le problematiche connesse al cambiamento climatico, utilizzando immagini che esprimono bellezza” ha detto Barracco . “Soffermarsi davanti ad una foto che cattura la fragilità di ambienti e specie a rischio, e che mantiene la piacevolezza estetica, permette di fermarsi e discutere; ciò porta alla conoscenza” ha rimarcato inoltre l’artista, che sempre per SEA BEYOND metterà in piedi una seconda mostra sulla biodiversità delle isole Hawaii, in esposizione a Tokyo, all’Epicentro Prada Aoyama, il prossimo 24 dicembre”. Baracco è infatti convinto che “La bellezza avvicini, il brutto allontani”. In effetti l’immagine magnifica di un iceberg dell’Antartide, che tanto ci ha appassionati, altro non è che l’esposizione preoccupante del ghiaccio che si scioglie come conseguenza del cambiamento climatico.
La mostra, visitabile fino al 27 maggio, ha fatto da sfondo al Prada Possible Conversations, format di conversazioni e dibattiti, in cui si è discusso dell’importanza della preservazione dell’oceano e dell’ambiente, con l’obiettivo di ispirare il pubblico ad agire in questa direzione. Davanti a duecento persone, in dialogo Enzo Barracco, con Francesca Santoro, Senior Program Officer UNESCO-IOC, e Meghan Marrero, responsabile del Comitato Blue School diellaNMEA (National Marine Educators Association), organizzazione, che opera nelle scuole, intesa ad aumentare la comprensione e la protezione degli ecosistemi marittimi e assicurarne la tutela.

“Da grande vittima dobbiamo far sì che l’oceano diventi il nostro miglior alleato per trovare soluzioni alla crisi climatica”, ha detto Francesca Santoro, che ha parlato del crescente entusiasmo che in pochi anni ha permesso a SEA BEYOND di diventare uno strumento importante di educazione alla sostenibilità. “I numeri dimostrano quanta fame di questi progetti ci sia nel mondo. Non solo per gli studenti più grandi, ma anche per i più piccoli. Con ‘Asilo della Laguna’, i bambini delle scuole materne di Venezia svolgono attività per conoscere da vicino l’ecosistema lagunare con risultati incoraggianti. I bambini, il nostro futuro, discutono in casa di quanto apprendono; questo significa che conoscere l’ambiente e imparare a rispettarlo è importante tanto quanto ispirare a unirsi nello sforzo collettivo”.

Per riaffermare il suo impegno nei confronti della sensibilizzazione alla preservazione dell’oceano, il Gruppo Prada ha annunciato la donazione dei fondi a favore della NMEA: 16 scuole negli Stati di New York, New Jersey e Connecticut diventeranno Blue School, istituti che includono l’ocean literacy nei propri programmi di studio e che offrono agli studenti attività volte a formare la prossima generazione di guardiani del mare. Al termine dell’esposizione fotografica, le foto saranno donate alle scuole, che a settembre inizieranno il proprio percorso per diventare Blue School.
In ultima battuta, verranno scelti i progetti più virtuosi. L’ultimo concorso di SEA BEYOND è stato vinto dal Newton College di Lima, in Perù, che ha investito i proventi nella creazione di una ONG che diffonderà ulteriormente l’ocean literacy. Il futuro, visto con gli occhi delle nuove generazioni, appare ridente.