Il countdown è cominciato. Manca sempre meno all’attesissimo primo lunedì di maggio. Il 6 andrà in scena il Met Gala 2024. La serata, evento di raccolta fondi che inaugura la mostra organizzata dal Costume Institute all’interno del Metropolitan Museum of Art di New York, rappresenta l’appuntamento più importante del fashion system, grazie alla presenza di star internazionali e alla passerella di look stravaganti.
Insieme all’esercito di celebrity, però, l’edizione di quest’anno si prevede accompagnata da agitazioni e scioperi sindacali. Giorni dopo aver distribuito volantini con la scritta “Anna veste Prada/I lavoratori ricevono nada”, durante una manifestazione davanti alla townhouse di Anna Wintour nel West Village, gli iscritti al sindacato dei dipendenti di Condé Nast (la società di media ed editoria) hanno dichiarato di essere “pronti a lasciare il lavoro”. L’annuncio è arrivato a pochi giorni dall’evento annuale presieduto dall’editor-in-chief di Vogue ed è stato in gran parte prodotto proprio dallo staff della rivista.
A novembre 2023, Condé Nast aveva annunciato l’intenzione di licenziare oltre il 5% dei dipendenti, percentuale aumentata nelle ultime settimane. Ora i membri dei sindacati di settore Condé Union e NewsGuild di New York minacciano una serie di scioperi, a partire proprio dal giorno del Gala, se l’editore non mostrerà l’intenzione di negoziare un contratto equo e di rivedere certe politiche che violano il diritto dei lavoratori.
“I nostri membri hanno tutte le intenzioni di ottenere questo contratto”, ha dichiarato Susan DeCarava, presidente della NewsGuild di New York. “Non si accontenteranno se non di un accordo che onori il valore del loro contributo al successo di Condé”.
In agitazione anche la Model Alliance (advocacy group della moda) che domenica mattina manifesterà sui gradini del Metropolitan Museum of Art per attirare l’attenzione sul Fashion Workers Act dello Stato di New York. Il disegno di legge propone la regolamentazione delle agenzie di gestione nell’ambito della moda, settore che vale 2,5 trilioni di dollari: fornire contratti adeguati ai lavoratori, garantire il pagamento entro 45 giorni dalle venute prestazioni e proteggerli da molestie, discriminazioni e condizioni di lavoro non sicure. Se approvata, la legislazione garantirebbe che le agenzie abbiano responsabilità diretta nei confronti di modelle, parrucchieri del settore, content creator, make-up artist e altri creativi.
Al Met, la fondatrice di The Model Alliance, la modella Sara Ziff, sarà affiancata dalle colleghe Ambra Battilana Gutierrez, Kaja Sokola e Kenny Salel. Sono attesi i rappresentanti dei maggiori sindacati dell’editoria, della televisione e della radio degli Stati Uniti – della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists alla Writers Guild of America, East. Anche i membri del sindacato dei liberi professionisti, della National Domestic Workers Alliance e di Workers United hanno in programma di partecipare. SAG-AFTRA, che rappresenta più di 160.000 professionisti dei media, e WGAE, con 7.500 scrittori che lavorano nel cinema, nella televisione, nelle notizie, nei podcast e nei media online, hanno dichiarato il loro sostegno.
Il portavoce della Model Alliance ha sottolineato che l’evento di domenica non è una protesta contro il Met Gala. “È stato progettato per ricordare alle più grandi star della moda che esistono colleghi senza alcuna protezione sul lavoro”.
Torniamo al glamour. La mostra allestita all’interno del Costume Institute detta il tema dell’evento. La retrospettiva del 2024 si intitola Sleeping Beauties: Reawakening Fashion, letteralmente Belle Addormentate: Il Risveglio della Moda e accende i riflettori su circa 250 capi appartenenti alla collezione permanente dell’Institute. Il dress code del Met Gala di quest’anno, invece, sarà The Garden of Time, un riferimento all’omonimo racconto del 1962 di J.G. Ballard. Un giardino popolato da fiori magici, che sul red carpet dell’86esima strada potrebbe tradursi in estrosi pattern botanici.
Come da tradizione, Anna Wintour – che presiede l’evento dal 1995 – sarà affiancata dai cosiddetti co-chairs del Gala. Quest’anno saranno Jennifer Lopez, Zendaya, Chris Hemsworth e Bad Bunny. I presidenti onorari dell’appuntamento, invece, saranno il CEO di TikTok, Shou Chew, e il direttore creativo di Loewe, Jonathan Anderson.
Fino all’ultimo, la guest list del Met Gala, che si aggira intorno ai 600 invitati, rimane avvolta dal mistero. Lunedì, in ogni caso, non dovrebbe mancare Kendall Jenner, incerto se accompagnata da qualche sorella del clan Jenner-Kardashian. Certe le habitué, come Rihanna e Cara Delevigne, mentre Gisele Bündchen, così sembra, potrebbe svelare il nuovo fidanzato.
A intervistare le star sul red carpet e a raccontarne i look saranno l’attrice Gwendoline Christie, la modella Ashley Graham, l’attrice La La Anthony, insieme all’icona della Gen Z Emma Chamberlain. Secondo quanto riportato dai media, il lunedì più atteso dell’industria della moda, quest’anno, sarà tra i più partecipati di sempre.